Era scontato che da una parte, i berlusconisti autori della lista civica Tradizione e Futuro, avrebbero incentrato la loro campagna elettorale sul sì a Ikea con motivazioni così illusorie da farne un campione di populismo tanto basso da sembrare perfino ingenuo e praticarlo anche a costo di rovinare una comunità pur di vincere questa tornata elettorale. Vana illusione, perché questa lista civica passerà come una nevicata d'agosto e l'unica traccia che lascerà sarà solo un saggio di strategia populista così esemplare da meritare di essere riportato in un manuale della reazione.

Dall'altra parte, il PD, maggior partito della coalizione di Sinistra, mai in pericolo per quanto riguarda il suo risultato elettorale a Vecchiano, in questa occasione è venuto a trovarsi in una situazione traballante e ha dovuto attuare una tattica molto sottile per non rischiare la divisione a metà del partito, la divisione a metà dei suoi elettori e la perdita di un cospicuo alleato come RC con tutto il suo pacchetto di voti.
Il PD non è mai stato contrario al progetto: l'avrebbe accettato anche subito e senza tanti preamboli, ma il problema restava RC, che coerente con le sue posizioni non voleva l'intero Parco Commerciale e nemmeno la sola Ikea nel territorio vecchianese, Ovaio o zona industriale che fosse. A questo punto ecco il machiavellismo: il PD ha avanzato la proposta per la zona industriale, e l'ha consolidata nel suo programma elettorale, ben sapendo però che nella zona industriale (e nemmeno nell'Ovaio) non sarà possibile l'insediameno Ikea perché non lo consente -per ora- il Piano di salvaguardia dell'Autorità di Bacino e come più volte dichiarato, non lo accetterà Ikea stessa. L'astuta tattica del PD (considerando intanto che fra il dire e il fare; fra studi e realizzazione di infrastrutture; fra ponti e strade, passeranno almeno cinque anni -e in cinque anni può succedere di tutto) ha fatto sì che tutto il partito e tutti i suoi elettori, favorevoli e contrari, ora accettino la via di mezzo e che RC pieghi il capo e faccia buon viso. E così facendo il PD, intanto vince le elezioni, poi con calma, nei quartieri alti si studieranno nuovi piani e nuovi regolamenti; si rivedrà il Piano di salvaguardia, e alla fine il Parco Commerciale sarà possibile tutto intero e tutto nell'Ovaio. Tombola!
E le argomentazioni che troveranno le sentiremo a suo tempo, e saranno così plausibili e convincenti che quasi tutti le accetteranno. “Quasi tutti”, perché solo chi sa vedere oltre la punta del naso, mai giustificherà tali tattiche e tale scempio. E tuttavia dovrà subirli.
Se ora “siamo tutti d'accordo” è perché tutti vogliono Ikea: Tradizione e Futuro, in forma aperta e sfrenata, subito; il PD in modo più scaltro e dissimulato, fra un po'.

Quando dico machiavellismo non voglio fare paragoni: è evidente che sarebbero improbabili. Voglio solo riferirmi al famoso motto “Il fine giustifica i mezzi”. Motto spregiudicato e deteriore, che oggi, svanito ogni principio, è diventato vigente ed efficace. (Non credo ti servano degli esempi). Efficace, non lecito. Tanto meno lecito se quel fine non sarà altissimo, ma nefasto.
Quanto a RC, la testa l'ha piegata eccome. Ma qui si tratta di obtorti colli, ovvero di mezzi che giustificano i fini.
Non posso andare oltre perché sarebbe scorretto, visto che tu ti firmi e io no.

Carissimo Osservatore, la tua analisi non fa una grinza: è fondata, seria, ottimamente argomentata... tuttavia se mi paragoni Lunardi al Magnifico Principe e supponi che RC abbia la minima intenzione di piegare la testa, sei decisamente fuoristrada!
RC non è entrata nella coalizione "Insieme per Vecchiano" dalla finestra o da una porta secondaria, ma si è da subito contraddistinta per combattività, per apporto programmatico e per una chiarezza estrema sugli obiettivi di massima e di minima da condurre.
Mi sento di dire che a RC toccherà il ruolo di sigillo sui dettami programmatici, come del resto è già avvenuto per la legislatura uscente: il PD è perfettamente consapevole di non poter fare marcia indietro sulle questioni fondamentali, ne' utilizzare meri tatticismi o strategie di rimando di quello che è considerato l'argomento principale del contendere.
La concessione alla GDO di 10000 mq nella Zona Industriale è frutto dell'elaborazione del Regolamento Urbanistico in via di adozione e, dacché mi è dato di sapere, fatta eccezione per quanto esplicitamente prescritto, ovvero che da essa è esclusa la GDO alimentare, non è necessariamente riconducibile ad alcun marchio in particolare.
Il solo nome "Ikea" è frutto del pressing esercitato dal CTC e dal gran parlare che mediamente si fa sul territorio intorno alla questione, tuttavia dalla partita non è escluso nessuno e, per quel che ne posso sapere, il colosso di Lars Peterssen non è proprio in pole position rispetto a quell'unico insediamento che può essergli concesso: so che ci sono stati interessamenti anche da altri soggetti più disponibili ad una presenza "scussa" e senza la pretesa di determinare la programmazione di un territorio.
In ogni caso e a scanso di equivoci, RC non sarà succube di nessuno, tantomeno di un PD la cui diaspora ha radicalizzato al suo interno diverse posizioni, portandole ad una sostanziale condivisione delle tematiche proprio con il nostro gruppo.
Va inoltre detta un'ulteriore e fondamentale cosa: la stampa, l'immaginario collettivo, l'interessamento delle più alte cariche regionali, i dibattiti in corso, etc. hanno deliberatamente trasformato la prossima tornata elettorale in una sorta di Referendum pro o contro Ikea all'Ovaio; ciò di cui non si tiene conto però è il fatto che qualunque forza governerà Vecchiano il prossimo quinquennio, dovesse veramente essere preso in considerazione quell'insensato progetto, dovrà scontrarsi con la determinazione e la caparbietà di un movimento spontaneo che non lascerà niente di intentato contro l'insediamento del "Grande Fratello" svedese.
Il consenso elettorale determina sicuramente un livello di rappresentatività istituzionale importante, ma non va dimenticato che il nostro Paese non ha storicamente la prerogativa di diventare a cuor leggero il «Giardino dei Potenti»: la mobilitazione "contro qualcosa" è estremamente più semplice da creare e tenere insieme di qualunque altra iniziativa.
Non so se qualcuno si è dimenticato quanto è costato all'interesse mafioso celato dietro il progetto TAV in termini economici la contrapposizione dei comitati No-TAV: fossero anche soltanto 5 i Vecchianesi - o per meglio dire - i Migliarinesi contrari all'insediamento Ikea ordito dal CTC, sarebbero già più che sufficienti a scatenare quel putiferio mediatico o a innescare quell'insieme di azioni legali che nella migliore delle ipotesi ritarderebbero di chissà quanti anni la realizzazione del progetto, nella peggiore lo condannerebbero irreversibilmente ad essere accantonato.
E vi posso assicurare: RC se ciò dovesse accadere, sarà non soltanto accanto a quei cittadini (i quali peraltro non sono proprio pochi!), ma anche promotore di quante battaglie possano essere condotte contro un marchingegno devastante e rovinoso, pericoloso nel merito e nel metodo.
Il PD è a conoscenza di questo possibile scenario e sa perfettamente che, se dalle più recenti vicende di maggioranza è uscito con non poche difficoltà, da quel prunaio non uscirebbe mai, ne' "in piedi"... se ciò non costituisce motivo perché il PD sia in questa coalizione ostaggio di RC, sicuramente è abbastanza per assicurare che RC non sarà ostaggio del PD!
Spero di essere stato abbastanza chiaro: ognuno voti secondo coscienza e secondo la propria sensibilità, lasciando perdere le chiacchiere futili sull'insediamento all'Ovaio... c'è uno sviluppo da condurre in porto, uno sviluppo di cui solo e soltanto i vecchianesi dovranno essere protagonisti e non gli svedesi, ne' tantomeno quella selvaggia ammucchiata di cooperative che costituisce il più importante pozzo di consenso del PD in regione e che niente avrà mai a che fare con la cooperazione. Quella vera.

Eccolo arrivato l'osservatore di professione, ben informato e sapiente, che come Gesù nel tempio dispensa buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio. Tradizione e Futuro è nata da una costola della maggioranza per attuare l'osservazione al Piano strutturale del Parco Commerciale San Rossore, perchè nella maggioranza giustamente si valutava e si soppesava tutto e non si procedeva speditamente. Hanno parlato con i costruttori e hanno detto si signore, vogliamo questo si signore, vi daremo tanti posti di lavoro, si signore. Ci sarà un po' di traffico da sopportare si signore, ci sarà qualcuno che senza tanta fatica guadagnerà bene, si signore. L'importante è l'occupazione. In democrazia questi prendono voti e mi sembra anche giusto. Certo a ragionare così sono tutti amministratori, ma la politica non è come l'esercito, dove si eseguono gli ordini, è l'arte del possibile, e nel possibile ci sono tutte le esigenze e tutti gli interessi di chi la vuole e di chi pensa giustamente che si possa vivere diversamente e guardare le Apuane invece che il magazzino, di chi è in pensione e di chi invece cerca lavoro. La politica vera è metterli d'accordo. Trovare la quadra non è facile ma ci si arriva. Trovare una soluzione che è un venirsi incontro si può fare. In consiglio ci sarà la maggioranza e l'opposizione e le cose alla fine vanno avanti. Nella maniera che è la risultante di tute le forze contrapposte. Con scaltrezza, certo. Ma sempre meglio della buona fede di Pinocchio Burattino che crede al campo dei miracoli del Gatto e la Volpe.