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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.Titolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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Qui si discute su: Mediatori

In risposta a: del
Mediatori
AUTORE: ...
email: -

15/2/2011 - 0:33

“Credo che la possibilità che Ikea investa in questa parte della toscana debba essere discussa a livello di Area pisana, in una logica di condivisione delle future linee di sviluppo del territorio”.

Questo dice Ivan Ferrucci, che dopo essersi fatto bruciare sullo scatto da Rossi si propone anche lui come mediatore nella disputa fra il Comune di Vecchiano e i pretendenti dell'Ovaio.
Che razza di mediazione è quella che vorrebbe mettere d'accordo gli aggressori di un territorio con i nativi che lo difendono. Difronte alla preponderanza e alla prepotenza non si motiva nessuna mediazione.
Si dirà che c'è anche chi vuole essere conquistato, e che in questo caso la mediazione servirebbe a strappare al conquistatore le migliori condizioni di resa. Però chi accetta di essere conquistato spesso lo fa per puro disprezzo: dei valori, di se stesso e dei suoi simili. E allora è apatico e meschino. Oppure lo fa per interesse, e allora è corrotto. E di nuovo, per entrambi i casi, non è ammissibile la mediazione.
Ma se si torna alla frase iniziale, e alla proposta di conciliazione, non si può fare a meno di pensare che mediatori si siano già schierati. Ma non in difesa di chi resiste alla conquista bensì dalla parte opposta. Dunque l'intenzione di mediare o è fasulla o è contraddizione in termini. Se davvero si vuole difendere l'autodeterminazione di una comunità, il suo sviluppo e il suo futuro, non si media, si lotta in sua difesa.
Ovviamente bisogna non equivocare sul significato di “futuro sviluppo”, altrimenti si rischia di avere idee balzane e di incorrere in contraddizioni. Dunque si dovrebbe fare una paziente riflessione, documentarsi e poi porsi delle domande. Per esempio quelle che seguono.
E' futuro e sviluppo continuare a cospargere l'Italia di centri commerciali con l'illusione di creare posti di lavoro quando in realtà i posti di lavoro saranno a somma zero, se non negativa, dato che verranno da altre attività che si ridurranno o chiuderanno?
E' futuro e sviluppo sovvenzionare i Centri Commerciali Naturali e contemporaneamente spalancare le porte ai mostri del consumo che l'ingollano vivi?
E' futuro e sviluppo continuare a divorare territori capannonizzandoli quando tutto il mondo occidentale, l'Europa in particolare e l'Italia per prima, tendono a frenare la proliferazione dei centri commerciali ormai più che esuberanti rispetto al reale bisogno, dato che da anni i consumi sono fermi o addirittura in regresso? Di quanto deve crescere ogni anno la popolazione italiana perché la domanda giustifichi la tanto sovrabbondante offerta? Alla fine i gozzi scoppiano, ma i danni sul territorio restano e nella società aumentano.
Assecondare gli ormai cronici appetiti degli immobiliaristi che vogliono costruire senza che ce ne sia necessità, è futuro e sviluppo?
Se le risposte a queste domande non scalfiscono l'idea dominante di progresso; se è con questi concetti che si vuole mediare per definire le linee di sviluppo futuro dell'area pisana, è meglio lasciar fuori Vecchiano e risparmiarsi la fatica. Perché evidentemente di Vecchiano non si è capito né la natura del territorio né la vocazione.
Fin qui la questione Ikea è stata più che altro una coglionella, ma ora, dopo le profferte di mediazione è diventata una minaccia, e i vecchianesi (quelli saggi) dovranno cominciare a preoccuparsi sul serio, perché se il turibolo ha cominciato a fumare vuol dire che qualcuno lo dondola. E come si sa, a volte il fumo d'incenso stordisce anche gli dei.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Parco e dintorni del 18/2/2011 - 16:33
mah...
AUTORE: cittadino_
email: -

22/2/2011 - 11:49

Cittadino del Parco a quel che dice lei quindi si potrebbe cambiare sostanzialmente anche l'interlocutore delle lamentele e dei rimproveri riguardo il discorso ikea. Ikea come dicevo ha posto (o meglio, ha messo in luce) il problema della valorizzazione del territorio che, come dice anche lei, in tutti questi anni NON E' MAI AVVENUTA. A parlare è un elettore di sinistra che magari usa il cervello e nota che l'amministrazione (specialmente negli ultimi anni) ha sostanzialmente badato a mantenere le posizioni senza investire, senza compiere quei passi necessari a migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
Ora siamo a un bivio complice anche la situazione internazionale (oltre che semplicemente nazionale, dal momento che potrà pure scocciare, ma in un mondo globalizzato funziona così): vogliamo accettare la sfida di investire in quell'area in modo da sponsorizzare il parco? ottimo, però sia chiaro che ci vogliono dei fondi e al momento quei fondi non so dove andrebbero recuperati eh...perchè fare i progetti è bello, ma se sono interni, i soldi per finanziarli ho come l'impressione che debbano tirarli fuori i cittadini (e sapete benissimo a cosa alludo con questa affermazione).
Se non riusciamo a costruire impianti fotovoltaici che risolverebbero il problema energetico del comune da oggi fino a che il sole non morirà, allora mi viene ben poco da sperare in questo senso...
----------------  RISPONDI





In risposta a: la fabbrica dei sogni del 19/2/2011 - 10:39
e dopo?
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

19/2/2011 - 18:43

Se oggi un progetto alternativo a quello di Ikea è di difficile realizzazione, immagino che dopo sarà letteralmente impossibile, pertanto dopo la libera scelta sarebbe comunque preclusa.
Fortunatamente quel progetto da te definito sicuro, almeno stando agli atti di dominio pubblico è tutt'altro che definito, o meglio, credendo di potersi scegliere luogo e modalità di realizzazione, rifiutano l'unica offerta del comune, con avallo della regione, di costruire il solo loro punto vendita in zona industriale.
La loro prepotenza nel pretendere deroghe speciali per poter costruire su terreni agricoli e con restrizioni definite con gli ultimi atti comunali, mi fanno sperare che il vecchio detto "chi troppo vuole nulla stringe", anche perchè, ribadisco, un negozio tipo Ikea ai confini del parco e di terreni agricoli tuttora in esercizio, renderebbero molto difficoltoso qualsiasi altro progetto di tipo ambientalistico e agricolo-biologico, come molte ricerche spiegano perfettamente, senza contare le attività limitrofe che in parte potrebbero subire disagi per intralci alla circolazione delle merci e delle persone, poi si sà una scelta andrà fatta e per quel tempo spero che soluzioni alternative si siano concretizzate poichè in fondo hai ragione e spesso l'ho sottolineato pure io, adesso serve un discorso concreto, io penso che gli ingredienti ci siano già tutti, solo non si parlano e l'uno non sà dell'altro.
Auguri comunque vada.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Parco e dintorni del 18/2/2011 - 16:33
la fabbrica dei sogni
AUTORE: uno con i piedi per terra
email: -

19/2/2011 - 10:39

Affinchè la zona del parco diventi un centro turistico occorre un'attività di promozione capillare affinchè i turisti possono conoscere le bellezze del territorio.
L'attività di promozione turistica spetta alla regione che ha addirittura abolito l'APT in piazza del duomo e lasciando quelle all'aereoporto e in piazza Vittorio Emanuele poichè il requisito fondamentale per mantenere questi point é il numero di persone che vi accedono annualmente.
Da questo si capisce che se si penalizza una zona come piazza dei miracoli firuriamoci la zona di via dei pini, per cui rimarrà una zona secondaria rispetto alle zone limitrofe.
E anche se fosse promossa tale zona di Migliarino manca di strutture turistiche, affinchè ci sia notevole flusso di denaro e occupazione (stagionale) occorrono alberghi, bar, divertimenti come troviamo in qualsiasi località balneare.
La differenza con il progetto IKEA a queste condizioni quale sarebbe? A mio avviso nessuna.
Una differenza importante però c'é, il progetto IKEA ha investitori sicuri ed é un progetto concreto, quello del comitato Migliarino, movisat, PD, RC ecc. invece sono solo belle parole che al momento sono di difficile realizzazione.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Parco e dintorni del 18/2/2011 - 16:33
hai ragione
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

18/2/2011 - 17:59

Poche parole ma tutte ben calibrate, ma come tu stesso dici, niente è perduto e con un buon progetto, magari inserito in un vero programma elettorale col vero sviluppo consono alla zona, allora forse, anche la staticità di chi ha preceduto, potrebbe essere vista sotto una luce meno negativa, in fondo se niente è stato fatto, danni non ne sono derivati.
Comunque non credo che ci sia stata una staticità, ad esempio marina di vecchiano è molto cambiata rispetto a 20-25 anni fa, senza aver stravolto il contesto in cui è.
Certo le nuove abitazioni, le case di marina ed altri scivoloni che denotano una certa discontinuità di pensiero ci sono stati, credo che siano dovuti alla nuova legge imperante del consenso, dove è più importate seguire il termometro degli umori e dei desideri della gente piuttosto che perorare un progetto e semmai essere giudicati alla fine.
Spero che la prossima amministrazione si riappropri della propria autonomia nel segno del parco.
----------------  RISPONDI





In risposta a: mah... del 18/2/2011 - 13:29
Parco e dintorni
AUTORE: Cittadino del Parco
email: -

18/2/2011 - 16:33

Le potenzialità del Parco MSRM sono enormi. Un territorio rimasto intatto da secoli, un bosco ancora indiviso e naturale, un lago moribondo ma ancora recuperabile, una marina con l'unica spiaggia libera nel raggio di chilometri, una posizione strategica nella parte nord occidentale della Toscana vicino ad un areoporto internqazionale, alle città d'arte , alla Versilia, a Giacomo Puccini, con terme, colline, lago e mare.
Se alcuni partiti pensano ad un Centro Commerciale in un luogo del genere bisogna, per pensare bene, immaginarsi una qualche distrazione mentale, una lettura superficiale, e anche, come no, un grande errore startegico. Ma costoro hanno una scusante e cioè che in tutti questi anni le amministrazioni che si sono susseguite (sempre le stesse e in fondo anche le stesse persone -che incombono-e nemmeno il Parco) hanno sviluppato nessun progetto se non quelle tristi, anonime e sopravvalutate casette da vendere a chi aveva tanti quattrini sbandierando anche questo fatto come LO SVILUPPO!! Caro cittadino_ sappi che all'inizio del viale dei Pini a Migliarino ci sono (ancora per poco) dei grandissimi edifici costruiti intorno al 900 e che se ne stando andando nel più completo abbandono. Quello, come già suggerito dal tanto vituperato Comitato di Migliarino che aveva anticipato i tempi e come tale firmato la sua disapprovazione generale, poteva essere il centro di accoglienza del parco dove la fantasia di amministratori e proprietari potevano farne un gioello, di bellezza e di opportunità di lavoro. E' solo un esempio, un suggerimento lasciato cadere insieme a tanti altri che hanno trasformato il Parco in un gigante dalla gambe molli, in un peso, in un impedimento che spinge qualcuno, di vista più corta direi o più direttamnete interessato, a considerare un'opportunità un obbriobrio da trentamila auto giornaliere sotto le nostre finestre.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Mediatori del 15/2/2011 - 0:33
mah...
AUTORE: cittadino_
email: -

18/2/2011 - 13:29

Premesso che questa è una VERA discussione ed è molto bella perchè oltre che pacata è soprattutto fatta con argomenti intelligenti, volevo sottolineare una cosa:
ho letto fra i commenti che si parla di parco e di valorizzare il parco e simili. E la cosa può anche stare bene. Ogni sviluppo del territorio purchè in linea con leggi e regole è sacrosanto.
Ma come si ha intenzione di farlo? cioè quali possono essere i motori da avviare, su cosa si può fare leva per sviluppare il nostro territorio in relazione al parco? perchè non vorrei che ci si riempisse la bocca con questa storia del parco quasi a partito preso senza considerare quali possono essere le effettive potenzialità della zona se adibita a "entrata per il parco naturale" e basta. Cioè quali benefici reali e tangibili può portare quella zona se lasciata così come sta?
Un'altra cosa: il nostro parco sta qui da tanti anni ormai...mai che a nessuno sia venuta in mente l'idea di incentrare la ricchezza del nostro territorio su questa cosa...perchè? il parco è lì buono buono, mai fatto niente per usarlo a nostro favore, mai fatto niente per pubblicizzarlo al di fuori dei confini provinciali di modo quantomeno da incentivare il turismo.
Quando nel mio post precedente parlavo di sviluppo e del fatto che con la situazione nazionale e internazionale anche noi nel nostro piccolo dobbiamo fare qualcosa, mi riferivo proprio a questo! la risorsa c'è (e da tanto...), tocca a noi usarla. Deve essere usata a parco? benissimo, allora valorizziamolo! vogliamo usare quei terreni per centri commerciali? benissimo, facciamo un piano di infsatrutture e viabilità che sia a impatto minimo sul territorio. Facciamo qualsiasi cosa. Ma non lasciamo inutilizzata questo valore che abbiamo, sarebbe l'errore più grande da poter fare. Perchè ripeto, se il federalismo fiscale dovesse passare ed essere legge dello stato a tutti gli effetti, l'ici il nostro comune non l'avrà più e in qualche modo quei soldi per mandare avanti il comune andranno presi da qualche parte...se non vogliamo che si trasformino in tasse o aumenti nel costo dei servizi, la nostra stabilità e il nostro futuro rilancio devono partire da qui.
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In risposta a: Sviluppo del 17/2/2011 - 17:22
la nostra storia
AUTORE: vecchianese
email: -

17/2/2011 - 19:00

la nostra storia non è da sempre legata al parco....ed era molto meglio prima.
la nostra storia esiste grazie a uomini che con il duro lavoro hanno creato la bonifica sconfiggendo la malaria, che hanno costruito una pineta dove c'era palude e cespugli, che hanno spaccato pietre nelle cave ecc. ecc.
A questi uomini dobbiamo sentirci legati e non ad un parco politico e scelleratamente non gestito che ha creato molti danni a molti e pochii vantaggi a pochi.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Sviluppo del 17/2/2011 - 17:22
mi dissocio da sviluppo di cittadino2
AUTORE: un contributo
email: -

17/2/2011 - 18:46

Sarà.....a me sembra che Lunardi sia uno di quelli che ha partecipato alla grande pensata della città da 200 mila abitanti.
Senza contare che in questi 30 anni se avesse voluto, era nei posti giusti per far decollare il parco, ma non mi sembra che si sia impeganto per questo.
La verità è che gli elettori vecchianesi, che vorrebbero che dalla valorizzazione e conservazione del parco nascessero come conseguenza anche nuovi posti di lavoro, non avranno liste da votare, purtroppo. E per favore, smettiamola di usare la parola sviluppo, che dopo 5 anni di campagne procentrocommerciale ha ormai una connotazione negativa.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Sviluppo del 17/2/2011 - 17:22
SPERIAMO CHE SIATE MOLTI
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

17/2/2011 - 18:27

Caro cittadino2, io spero che con questa convinzione siate in molti perchè solo così, qualunque maggioranza esca dal voto, potrà dare un indirizzo allo sviluppo del territorio in chiave moderna (per me il cemento come sviluppo è archeologia).
Non è un mistero che anche io, quale appassionato frequentatore del forum, mi sia dilettato ad immaginare scenari futuri e spero non futuristici, dell'interland vecchianese in chiave parco, ovvero territorio agricolo (possibilmente riconvertito al biologico) e turismo legato al commercio e allo sfruttamento dei "frutti" locali che vanno dalle visite nel parco opportunamente strutturato, alla vendita e alla degustazione di generi alimentari locali e tipici toscani, allo sfruttamento delle zone costiere anche a sinistra del Serchio e strettamente legate alla disciplina e alla filosofia del parco (anche se non di vostra competenza territoriale credo che una collaborazione allargata sia essenziale).
Non dimentichiamo lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, la possibilità di collaborazione con l'università di Pisa sia nel settore agrario che in quello tecnico che in genere determinano posti di lavoro altamente qualificati e quindi gratificanti e formativi allo stesso tempo.
Inutile dire che se passa per prima il cenro commerciale grande o piccolo che sia, in zona industriale o meno, molti degli scenari descritti verranno compromessi perchè è indubbio che maggior traffico veicolare equivale a maggiore smog che ricade inevitabilmente sui terreni e sul parco rendendo sicuramente insalubri le colture vanificando di fatto la riscoperta dei vecchi sapori tanto cari al turismo non di massa e proprio puntando su persone più capaci di comprenderne il valore che si possono ottenere i giusti compensi.
Tutte le altre iniziative che vanno incontro alla filosofia del territorio ed alla sua tutela sono le benvenute, certo che disegnare un cubo contornato da spiazzi piani è più facile da realizzare, di maggior comprensione e anche più allettante per certi versi ma se poi le cose vanno male i cocci restano in collo a voi vecchianesi comprese le opere di bonifica e riconversione, altro motivo per riflettere prima di danneggiare.
----------------  RISPONDI





In risposta a: sviluppando la discussione del 17/2/2011 - 16:18
Sviluppo
AUTORE: Cittadino 2
email: -

17/2/2011 - 17:22

Mi piace questa discussione anche perchè dimostra che vi possono essere altri sviluppi del nostro territorio che non siano sempre e solo collegate ad un Centro Commerciale. La nostra storia è da sempre legata al Parco ed è da lì bisognerebbe trarre la forza per uno sviluppo più consono al valore del nostro territorio. Non molti sono i comuni che ospitano nel loro interno una ricchezza del genere, come una miniera d'oro, ma confinata ancora sotto i nostri piedi. Così è stato per decenni e nessun amministratore pubblico si è dato la pena di scavare in profondità e portare alla luce questa ricchezza. Ci siamo sempre limitati alla superficie (casette, villette, parcheggi, ancora auto e parcheggi).
Il sindaco Lunardi, se sarà eletto e se vorrà essere un sindaco che fa l'interessi dei cittadini, dovrà fare in modo che questa ricchezza venga finalmente alla luce e si abbandoni la solita e stantia via dell'edilizia per concentrarsi su un progetto di ampio respiro che faccia di Migliarino e di Vecchiano la porta del parco e del turismo della parte nord-occidentale della Toscana. Un grande sogno che comporta molta capacità e molto lavoro ma capace di dare straordinari risultati in termini di qualità della vita e di posti di lavoro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Mediatori del 15/2/2011 - 0:33
sviluppando la discussione
AUTORE: un contributo
email: -

17/2/2011 - 16:18

Questa discussione "mediatori" è molto interessante, grazie anche ai toni pacati con cui viene condotta.
Il cittadino ci dice che secondo lui l'area interessata dovrà comunque avere una destinazione diversa da quella odierna, che non è detto debba essere per forza di cose occupata da ikea.
Se si riconosce che la destinazione naturale del nostro comune è quella della valorizzazione dell'ambiente, allora l'area interessata deve essere progettata in quel senso.
Ma quì ci andiamo a scontrare con chi a livello provinciale ha pensato di programmare i territori al di sopra delle teste dei cittadini. Si è infatti pensato di realizzare la città da 200 mila abitanti, ripulendo e valorizzando la città di Pisa, spostando tutti i servizi in periferia compreso quindi il mega centro commerciale. I paesi limitrofi alla città e quindi anche il comune di Vecchiano, sono e saranno considerati una squallida periferia da riempire di tutte le cose che servono al funzionamento di una città ma che di certo non si annoveranno tra le cose belle e di valore ambientale.
E' quì, nella mia modesta opinione, che l'amministrazione locale Vecchianese ha fallito e peccato di disinteresse: non ha imposto là dove si decide, il rispetto del territorio e dei cittadini Vecchianesi.
Quale miglior collocazione infatti che dei terreni dell'Ovaio per la realizzazione della porta a nord del parco, dove concentrare i servizi relativi (=posti di lavoro), i parcheggi, la viabilità alternativa per saltare il paese di Migliarino che potrebbe così diventare motore economico del comune con l'incentivo ai B&B e a tutte le altre attività private che ruotano in tutte le zone di accesso alle aree protette (vedi Alberese)?
In conclusione: si, potrebbero quei terreni dare lavoro in altro modo, ma bisognerebbe cambiare le teste di chi sta nelle stanze dei bottoni e pensare il territorio in un modo diverso. In attesa di questo, sarà meglio lasciare stare tutto com'è, perchè una volta realizzato il cubo giallo e blù la destinazione del nostro comune sarà irrimediabilmente compromessa.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Meglio documentarsi. del 17/2/2011 - 0:36
mah...
AUTORE: cittadino_
email: -

17/2/2011 - 14:22

Alla fine della fiera sicuramente le nostre posizioni resteranno più o meno le stesse.
Intanto senza dubbio le condizioni di chi lavora in ikea non sono certo invidiabili, il problema però qui sta a monte: 1) una legislazione troppo permissiva per chi offre lavoro in termini di rapporti e di contratti; 2) ahimè una disoccupazione (specialmente giovanile) che non permette di fare scelte basate sulla preferenza di un impiego rispetto a un altro (parlo da laureato precario).
Ikea in sè non è certo un esempio di fatebenefratelli, quel che ho provato a dire, e che mi dispiace non sia stato colto nei miei interventi precedenti, non è che "ikea assolutamente sì altrimenti si muore", la mia idea è che ikea ha sollevato un problema che c'è e c'è sempre stato ma che solo adesso ci rendiamo conto essere di primaria importanza specialmente in relazione alle nuove norme sul federalismo.
Abbiamo quest'area e la teniamo lì a vedere quanto è bella o la valorizziamo? io stesso non faccio mica pubblicità a ikea in quanto tale, mi auto cito: "Non ci deve essere per forza ikea in quella zona, ma quella zona va valorizzata in un modo o nell'altro.", dico solo che avrebbe senso valorizzarla nell'ottica di migliorare le condizioni di chi sta qui e aiutare la crescita del paese (dati di oggi siamo il paese del G7 con la crescita più bassa).
Poi nessuno sta qui a proclamare di sventrare territori o a voler costruire indiscriminatamente e mi pare anche di averlo sottolineato quando parlavo del rischio idrogeologico. Però siamo in un periodo che stare qui a guardarci in viso e ripensare a 30-40 anni fa non aiuta nessuno...c'è da muoversi e anche nel nostro piccolo c'è da fare qualcosa.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Meglio documentarsi. del 17/2/2011 - 0:36
Vera
AUTORE: Condivido pienamente
email: -

17/2/2011 - 12:34

Credo che venga descritta bene la questione sviluppo. Credo che il nostro territorio, abbia grazie alla politica salvaguardando l'ambiente, lasciandoci una grande ricchezza, che tutti ci invidiano adesso si tratta di valorizzarla. Creando un percorso che porti ad un progetto di sviluppo in compatibilità dell'ambiente. Qualcuno dirà: ma il lago? credo che ci sia la possibilità di risanarlo con tempi lunghi che sicuramente porterà in seguito un grande valore nel progetto di sviluppo. Leggendo l'apporto al programma di coalizione leggibile sul blog la sinistra di Vecchiano, alla voce le primarie dell'idee si legge chiaramente un progetto di sviluppo e savaguardia del nostro territorio. Credo che sia la strada giusta per finalizzare cio che abbiamo preservato per anni. Altro che centri commerciali che sono oramai sviluppi sorpassati, come è gia stato detto anche dal presidente regione Toscana che addirittura vole chiuderli la Domenica. Anche se poi c'è chi vuole tenerli aperti anche il PRIMO MAGGIO . Visto c'è il Festval , ricordo la canzone: Domenica è sempre Domenica, spero che torni così ,un giorno di festa per tutti. Magari riscoprendo i valori naturali del nostro territorio che tutti ci invidiano.
----------------  RISPONDI





In risposta a: proviamo a spiegarci del 16/2/2011 - 13:45
Meglio documentarsi.
AUTORE: ...
email: -

17/2/2011 - 0:36

Vedo che il dibattito col cittadino mah si allunga; non so se sarà utile a qualcuno, ma certo non a noi che immagino non ci smuoveremo dai nostri punti di vista. Quindi farò le mie ultime osservazioni dopodiché, per quanto mi riguarda, il discorso finisce qui.

Sì, quando ho usato i termini “conquistatori” e “nativi” volevo suscitare appunto la storia che li riguarda: non solo gli antichi Conquistadores, ma anche i più recenti colonizzatori del Nordamerica. Il cittadino mah ne conoscerà certo gli atti e le conseguenze. E se ne farà le debite deduzioni vedrà che i secoli passano, cambiano le forme, cambiano le figure dei mediatori, ma gli atti si ripetono.

Quanto ai centri commerciali, per parlare con un minimo di cognizione di causa è da quando è venuta fuori la questione qui a Vecchiano che raccolgo elementi sull'argomento. Ho tentato perfino di parlare con i lavoratori di questi centri; dico tentato, perché dicono di essere sorvegliati e hanno timore di parlare della loro condizione. Fra quelli che hanno avuto il coraggio di rispondermi non ne ho sentito neanche uno che fosse soddisfatto del proprio lavoro e del trattamento che riceve. Per la verità non sono centinaia quelli con cui ho parlato, saranno meno di una decina e di una sola insegna, dunque il campione non è statisticamente valido, però pur pochi che siano, trovarli tutti insoddisfatti qualcosa significherà.
Per informazioni sulla creazione di posti di lavoro, sulla soddisfazione dei dipendenti, sui loro trattamenti, sui loro diritti sindacali sia in Italia che all'estero, il cittadino mah potrà documentarsi su riviste specializzate, sulla stampa e anche sul web.
Attraverso gli stessi mezzi potrà documentarsi sulla proliferazione selvaggia e sui tentativi di frenarla. Troverà che sono centinaia gli enti locali, dalle regioni ai comuni, che con varia trasversalità si oppongono allo scempio del territorio. Come il cittadino mah vedrà, chi amministra il territorio posizioni nette ne prende, il difficile è contrastare la potenza delle grandi società nazionali o multinazionali. A volte ci si mettono anche i mediatori.
Troverà che moltissima stampa, anche questa trasversale, nazionale e internazionale, si associa alla campagna di freno a questi smisurati centri e al consumo del territorio.
Troverà infine resoconti delle camere di commercio, delle associazioni dei commercianti, degli agricoltori e degli imprenditori in genere -trasversali anche questi resoconti- sulla quantità di esercizi chiusi e sui posti di lavoro persi e non recuperati.
Quanto alla bella risorsa di territorio che abbiamo qui a Vecchiano rispondo che l'avere questa bella risorsa è un premio; farvi progetti per svilupparlo e valorizzarlo come pensa il cittadino mah, sarebbe farne terra bruciata.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Mediatori. del 16/2/2011 - 1:58
proviamo a spiegarci
AUTORE: cittadino_
email: -

16/2/2011 - 13:45

Vede, il problema sta proprio nel concetto: se io parlo di nativi e di aggressori, il primo esempio che mi viene in mente è semplicemente quello dei nativi d'america e degli aggressori ispanico-lusitani. Diversamente dalla loro storia qui la questione è appena appena differente...
Tralasciando l'altro esempio che mi pare come ha sottolineato lei veramente assurdo, proverei a rispondere alle domande che ha posto nel suo intervento e a cui nell'intervento precedente non ho dato risposta facendo però prima
una piccola premessa: noi ci troviamo in questa situazione per quale motivo? come mai le istituzioni non hanno ancora preso una decisione in merito? Chi amministra il territorio come mai non ha ancora una posizione netta e decisa sulla questione?
Premesso ciò vengo alle sue questioni:

1) è sviluppo e futuro il centro commerciale selvaggio in italia?
io direi che ha senso farlo se la costruzione di questi può portare benefici in termini di posti di lavoro, di opportunità di sviluppo e di valorizzazione del territorio. Se i terreni destinati al progetto devono rimanere inutilizzati e lasciati al niente totale beh io qualche domanda me la farei. Posti di lavoro a somma zero? mah attenzione, per una valutazione di questo calibro vorrebbe dire che non solo vecchiano, ma anche san giuliano e presumibilmente anche pisa e altri comuni vicini vedrebbero chiudere INTERAMENTE le loro attività al minuto a fronte dell'occupazione in ikea. Non mi pare che dove siano stati costruiti altri generi di centro commerciale ci sia stata una moria tanto devastante (anche nella stessa provincia di Pisa).

2) centro commerciale naturale vs mostri? ha senso eccome sovvenzionre i centri commerciali naturali! si parla tanto di merito, di competitività, di concorrenza, ecco dare alla gente l'opportunità di scegliere in un numero di forme e possibilità sempre diverse deve essere alla base dello sviluppo economico. Senza contare che l'offerta proposta da una parte è totalmente differente dall'offerta proposta dall'altra parte.

3) Continuare a divorare territori? qui fa molto propaganda la questione, dal momento che sicuramente i consumi si sono ridotti, ma ahimè l'italia a causa di politiche scellerate (o peggio assenti) in sede di governo detiene il record negativo. Negli altri paesi europei la ripresa c'è e continua a esserci e passa anche attraverso questi "mostri" come li definisce lei.
Il fatto che il passato sia stato così negativo non implica che lo sia altrettanto il futuro se vengono messe in pratica le giuste contromisure e i giusti accorgimenti. In francia, germania, inghilterra, stati uniti, giappone se ne sono accorti, noi cosa aspettiamo?

4) assecondare gli immobiliaristi ha la stessa risposta dell'inizio del punto 3.
La propaganda non serve, casomai serve dare risposte. Ad esempio a questa domanda: ma prima che venisse proposta l'idea ikea (scusate il gioco di parole), quali erano i progetti per quelle aree? che intenzioni c'erano nello sviluppare il territorio? come mai fino alla proposta ikea nessuno ha mai preso in considerazione l'idea di valorizzare quel territorio? improvvisamente ci rendiamo conto di avere tra le mani una fetta importante del nostro possibile sviluppo...
Tutta questa mia pappardella non ha lo scopo di fare pubblicità a ikea (hanno persone che conoscono bene il marketing e sicuramente sono più preparate di me), ma dovrebbe far riflettere sul fatto che avere a disposizione una risorsa non vuol dire lasciarla lì ed ammirare quanto sia bella o vantarci di averla a discapito di altri. Non ci deve essere per forza ikea in quella zona, ma quella zona va valorizzata in un modo o nell'altro. Se vogliamo migliorare il benessere dei cittadini soprattutto in relazione ai prossimi sviluppi di questo "federalismo fiscale" (riforma aberrante peraltro) allora bisogna passare anche (e non solo) da qui.
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In risposta a: mah... del 15/2/2011 - 12:13
Mediatori.
AUTORE: ...
email: -

16/2/2011 - 1:58

A me, la questione mediatori sembrava chiara e gli esempi mi parevano pertinenti. Se così non è stato proverò a spiegarmi meglio con un esempio più facile.
Prima però, voglio puntualizzare alcune osservazioni fatte dal cittadino mah.
Intanto dico che i dibattiti non devono stufare, e anche se sono fastidiosi vanno portati avanti fino alla soluzione dell'argomento in discussione.
Ipotesi di reati non ne ho fatte, ho solo esemplificato casi in cui si può trovare corruzione o meschinità.
Non so che tipo di cerebrocontorcimenti si debbano fare per trovare nelle mie parole spunti di razzismo tipo Lega.
Il commento della persona che mette in evidenza il rischio idrogeologico -e che piace al cittadino mah- è l'esempio di come dibattendo su un fatto -invece di stufarsene- possano nascere ulteriori argomentazioni. La questione rischio idrogeologico è più che giusta, ma mi pare chiaro che questo non preoccupi Ikea e CTC, dunque non è argomento per farli desistere. A loro importa l'operazione commerciale e quella immobiliare, che già da sole darebbero un cospicuo profitto.

E ora, per venire al significato di mediazione, che pare non sia risultato chiaro, faccio il semplice esempio che ho annunciato all'inizio.
Se due tizi vengono a casa mia con la pretesa di installarsi nel mio giardino, io penso a uno scherzo ci faccio una risata e li caccio via. Ma se loro insistono nasce una lite. Allora corre il mio vicino, che era lì a guardare, e prova a metterci d'accordo. A me sembra una cosa assurda mettermi d'accordo con chi vuole il mio giardino. Bè, dice il mio vicino, loro sono più forti di te, ti conviene venire a patti. Insomma, per farla breve, il mio vicino che si è offerto mediatore, propone che io ceda il giardino. Io che sono per la pace dico il giardino no, offro due stanze di casa mia. No, dice il mediatore, delle stanze non sanno che farsene, vogliono il giardino. Allora nasce la disputa: mezzo giardino, no, tutto; tre quarti, no, tutto; quattro quinti, no, tutto. Insomma sempre per farla breve, il mediatore trova l'accordo: io cedo il giardino e pace fatta.
Ora il cittadino mah dirà che questo è un esempio assurdo. Lo so che è assurdo, ma serve per avvertire che a volte le mediazioni possono portare a simili risultati.
Infine voglio dire che non era solo la questione mediatori che volevo mettere in evidenza nel mio precedente intervento; c'erano anche quattro domande, sia pure già fornite di risposta, sulle quali si poteva argomentare. Ma il cittadino mah non le ha notate, si è perso in discorsi su dibattiti fastidiosi, ipotesi di offese, razzismo, eccetera. Peccato!
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In risposta a: Senza titolo del 15/2/2011 - 9:25
verità
AUTORE: non condivido
email: -

15/2/2011 - 23:51

L'organo istituzionale dell'autorità di bacino il 21 Dicembre 2010 ha deliberato che l'area di 90000 mq che il sindaco offrirebbe ad IKEA é ad altissimo rischio idrogeologico ed é di norma vietato edificare.
Al contrario l'organo istituzionale dell'autorità di bacino dopo dopo aver esaminato il progetto centro commerciale IKEA OVAIO lo ha ritenuto compatibile e realizzabile senza problemi.
Il presidente Rossi, il signor Ferrucci, Bersani, Fassino, D'alema, i sindaci dell'area vasta, prof. Bertolini, prof Darmini, il 99,9% della popolazione sono favorevoli alla realizzazione del centro commerciale IKEA OVAIO, investimento da 100 milioni di euro nel comune di Vecchiano, il più povero dell'area vasta e il più tassato e che ha meno servizi degli altri comuni dell'area vasta.
Ben vengano Rossi e Ferrucci a dare inizio ai lavori, per il bene di Vecchiano
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In risposta a: Senza titolo del 15/2/2011 - 9:25
mah...
AUTORE: cittadino_
email: -

15/2/2011 - 12:13

Non voglio stare qui a fare l'avvocato di questa o quella parte perchè mi pare veramente che questo dibattito abbia stufato. E ha stufato soprattutto in relazione ai toni e agli esempi portati a suffragio di questa o quella tesi.

Parlare di aggressione ai nativi mi pare alquanto fuori luogo e oltretutto inserire nell'accusa ipotesi di corruzione morale o pecuniaria mi sembra assolutamente privo di fondamento e di stile specialmente se non se ne hanno le prove.
Non piace l'idea di ikea a vecchiano? benissimo! nessun problema, ma da qui a riprendere perfino una campagna razzista della lega nord per avvalorare la propria opinione non può che denotare mancanza di idee.

E' già più ammirevole l'altro commento che giustamente fa notare come ci sia un grave rischio idrogeologico nel nostro territorio e quindi ci sia da muoversi coi piedi di piombo nella costruzione di QUALSIVOGLIA edificio in quella zona.
E' su questo che vorrei intervenire: giustamente la zona è a rischio e siamo tutti d'accordo su questo, ma il problema grave a mio giudizio non è stato tanto l'alluvione in sè, quanto la mancanza di adeguati metodi di prevenzione a quanto accaduto.
Sono anni che ormai le piogge abbondano e più o meno sempre nello stesso periodo, abbiamo un fiumiciattolo che ci vuol poco a farlo ingrossare e, specialmente se la pioggia è copiosa a monte, i problemi si moltiplicano.
A questo punto non avrebbe avuto senso costruire uno scolmatore o preoccuparsi di mettere in sicurezza gli argini del fiume o ancora concordare dei piani di sicurezza con i comuni interessati al percorso del fiume? quanto è accaduto qui da noi non è detto che non possa succedere anche in altre zone interessate al passaggio del Serchio e allora avrebbe senso provare a fare un po' di proazione una volta tanto, non essere soltanto reattivi alle situazioni. Muoversi quando ormai il danno è stato fatto non ha molto senso, cercare di prevernirlo o di arginarlo quello sì ha senso.

In relazione a Ikea beh che dire...come tutte le cose nuove spaventa e mette soggezione, può essere vista come il diavolo o come l'acqua santa a seconda dei punti di vista.
Per conto mio ha senso costruirla se nel rispetto della zona e nel rispetto delle regole ambientali e urbanistiche previste a livello regionale.
Non ci deve essere nient'altro a precluderne o a incentivarne l'edificazione.
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In risposta a: Mediatori del 15/2/2011 - 0:33
Senza titolo
AUTORE: Condivido
email: -

15/2/2011 - 9:25

Condivido pienamente quanto scritto nell'intervento presentato sotto il titolo Mediatori. Voglio solo aggiungere che si parla continuamente della localizzazione della di Ikea di qua o di la dall'autostrada ma nessuno ricorda che tutta l'area è sottoposta a vincoli idrogeologici molto pesanti. Forse tutti quanti abbiamo ormai rimosso quello che è successo con l'alluvione del 2009 quando l'acqua del Serchio è arrivata a lambire le prime case lungo l'Aurelia e in via Gramsci e proprio grazie al fatto che tutta l'area a nord della frazione di Migliarino era, per fortuna e per scelta, libera da infrastruttura è servita per fare da cassa di esondazione per una grande quantità d'acqua che altrimenti avrebbe allagato tutto il paese. Purtroppo però ci si dimentica in fretta di quanto è fragile il nostro territorio e con quante cautele ci si dovrebbe approcciare rispetto alla realizzazione di interventi assolutamente dirompenti per il nostro territorio.
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