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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . anche sommando Pd, 5Stelle, Azione, Iv, Avs .....
In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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In risposta a: ore 23,34 - 41 utenti online del 17/3/2011 - 0:15
se ne vanno quando suonano l'inno.....
AUTORE: 42 utenti online
email: -

17/3/2011 - 1:09

...ma come ni garba prendere i soldi di roma ladrona.....loro sono lombardi...o allora?
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In risposta a: del
ore 23,34 - 41 utenti online
AUTORE: italiano
email: -

17/3/2011 - 0:15

mi sono preso, dalle manifestazioni sul 150° alla TV,un poco di tempo per venire al pc perchè ormai sono drogato di Voce!
Vedere questi pochi alla tastiera mi fa sperare bene che vi sia molta gente per le strade o piazze o al televisore, felici e contenti di cominciare in anticipo i festeggiamenti di questa nostra meravigliosa ITALIA, in spregio a quegli "onorevoli... una sega!" che si sono allontanati dall'aula oggi al sentire l'Inno nazionale.
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In risposta a: Roma insegna.. del 16/3/2011 - 22:42
Noi che abbiamo partecipato alle riunioni di TeF
AUTORE: L.B.
email: -

16/3/2011 - 23:54

Desidero dichiarare ai gentili internauti che frequentano questo sito d’informazione e cultura che il mio attuale impegno politico è maturato dopo attenta riflessione proprio perché sono andata alle riunioni di TeF e dove ho capito come il vero cambiamento non può avvenire attraverso un trasformismo di maniera, ma solo con una evoluzione che passi da un riformismo socialista repubblicano e laico di sinistra, nel quale mi ritrovo per una coerenza intellettuale che fa riferimento a principi storici comuni, più che mai condivisibili e necessari oggi. Non mi ha convinto la trasversalità di un movimento politico “di necessità” dove le contrapposizioni interne sono destinate a sfociare necessariamente in una ingestibilità nelle scelte da operare, attualmente ipocritamente mascherate da insopportabili rituali di conformismo unanimista: le stesse cariche interne al gruppo sono incredibilmente ridondanti e burocratiche rispetto ad un movimento nuovista e giovanilista come a chiacchiere ci siamo raccontati:

-un Presidente
-un Segretario
-un Aiuto-segretario
-un Vice-segretario
-due Coordinatori
-un Vice coordinatore
-un Moderatore
-un Tesoriere
.
Infine alcune persone del gruppo, quelle più avvedute hanno inutilmente tentato di farci superare la naturale fase di setta, invano! Ha prevalso l’ottusità e la meschinità di chi la sa più lunga di quanto ci abbia voluto far credere: tutto ma etero diretti no, mai!

Ringrazio la redazione dell’ospitalità accordatami.
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In risposta a: del
Roma insegna..
AUTORE: Paperinik
email: -

16/3/2011 - 22:42

Se è vero che il sig. Orsini criticava ( giustamente...) l'amministrazione Pardini, di conseguenza Lunardi, ( sono la stessa cosa a Vecchiano lo sanno tutti), come avrà fatto Lunardi a convincere ad appoggiarlo!? evidentemente il mercato ultimamente è aperto non solo il venerdì!! ed è pieno di Scilipoti pronti a mercanteggiare!!
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In risposta a: autonomia del 16/3/2011 - 19:20
autonomia
AUTORE: iena2
email: -

16/3/2011 - 21:14

Forse T e F risponde ad esponenti del PD che lo ripetono ogni secondo.............ma che il PD parli di quello che ha fatto finora!!!
Obiettività!
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In risposta a: del
Piste ciclabili-Lucca-Lago-Mare
AUTORE: Paolo Longobardi
email: -

16/3/2011 - 20:41

Leggo con piacere che entro fine anno sarà completata la pista ciclabile che da Lucca raggiungerà il mare ed altre destinazioni. Ho sempre invidiato chi raccontava che in gioventù andava al mare pedalando in compagnia di amici e familiari, dividendo momenti di allegria e spensieratezza; spero così di riprendere un’abitudine interrotta per il rischio di essere investito.
Mi fa piacere anche che i comuni abbiano investito con profitto i fondi, europei o regionali, vincolati alla costruzione della pista, avvicinandoci così un po’ all’Europa del Nord, dove da sempre, nonostante il clima, si usano le due ruote in alternativa alle auto: se consideriamo che siamo in un paese inserito in un parco, a vocazione naturalistica e che per andare al mare in bici, appunto, il sabato e la domenica si rischiava la vita……
Mi auguro che questo sia un primo passo e che presto possa essere realizzata una pista per raggiungere Pisa evitando l’Aurelia: per 10 km basterebbero 30 minuti e così magari qualche volta potremo lasciare la macchina in garage.

Ringrazio questo sito per l’opportunità di discussione che offre e saluto tutti i forummisti.

Paolo Longobardi
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In risposta a: Si nega l'evidenza del 16/3/2011 - 17:47
autonomia
AUTORE: iena
email: -

16/3/2011 - 19:20

se una lista è davvero "autonoma dai partiti" che bisogno c'è di ripeterlo ogni minuto?
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In risposta a: Oimmena non ne posso più di loro! del 16/3/2011 - 18:32
Ikea si Ipercoop no
AUTORE: Uno che vota
email: -

16/3/2011 - 19:18

Ha ragione 2 anni di governo penoso litigioso, nessuna scusa, e siamo stati puniti, ma anche l'Italia con Berlusconi cosa è diventata, il pesce grosso che mangia il piccolo. Berlusconi se la spassa e lei mette la croce.
Su Ikea non si sbagli è SI e invece no all'Ipercop, nella zona industriale, naturalmente.
Comunque se vincete non la farete mica costruire a una cooperativa rossa, su questo ci conto, un po' di dignità a destra.
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In risposta a: del
NUCLEARE! NO GRAZIE!
AUTORE: mbm
email: -

16/3/2011 - 18:48

Il governo ha detto che il nostro nucleare sarà sicuro!

Il governo ha detto che Fukushima ha reattori con gusci protettivi e che non sarebbe successo nulla.

Il governo ha detto che Fukushima non sarà un altra Cernobil, perchè centrale a scopi militari senza gusci protettivi.

I GUSCI PROTETTIVI DEI REATTORI DI FUKUSCIMA SI STANNO ROMPENDO PER L'ECCESSIVO CALORE E PER LE FRATTURE CAUSATE DAL TERREMOTO.

SU UNA COSA IL GOVERNO HA RAGIONE "NON SARA' UN ALTRA CERNOBIL" SARA' "PEGGIO"!!!!

VIVA IL SOLARE E L'EOLICO.
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In risposta a: non potevi che buttarti in politica1 del 16/3/2011 - 12:51
Niccolai! sono stato io!
AUTORE: uno di vecchiano
email: -

16/3/2011 - 18:42

Scritto il titolo nella riga sbagliata!

L'autore non è Niccolai ma uno che si è stancato di leggere interventi (giusti che siano) chilometrici su un forum che per definizione dovrebbe produrre interveti mirati e sintetici.

I comizzi e i poemi vanno scritti altrove.
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In risposta a: Di destra sarà lei del 15/3/2011 - 15:45
Oimmena non ne posso più di loro!
AUTORE: La voce nel secchio.
email: -

16/3/2011 - 18:32

Si vedrà come la sinistra governerà l' Italia dopo Berlusconi...Si, se ci aspettiamo qualcosa da loro che hanno resistito solo 2 anni al governo, litigiosi fino all' ultimo. E poi lo vediamo anche adesso, non hanno argomentazioni per il bene dell' Italia se non quello di buttare giu il governo Berlusconi con qualsiasi mezzo. la sinistra è bene che stia all' opposizione perchè è questo che sanno fare.
No a IKEA? E per IPERCOOP si?
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In risposta a: del
Si nega l'evidenza
AUTORE: Cittadino
email: -

16/3/2011 - 17:47

Dopo l’intervento di “Tradizione e Futuro”: la nostra lista autonoma dai partiti”, viene da pensare che se i nuovi come primo atto vogliono raggirare i cittadini, allora viva i vecchi.
Si arriva al punto di affermare che gli esperti del PDL che hanno partecipato a vari dibattiti lo hanno fatto a titolo personale. Quindi, se questo fosse vero, Silvia Silvestri e Diego Petrucci (dirigenti provinciali del PDL di Pisa) sono diventati cittadini di Vecchiano, sono tifosi di “Tradizione e Futuro” e hanno partecipato ai dibattiti perché passavano di lì per caso.
Si nega l’evidenza e questo ci ricorda un famoso personaggio italiano, non proprio di sinistra.
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In risposta a: riflessioni unità d'Italia del 16/3/2011 - 15:28
Celebrazioni
AUTORE: iena
email: -

16/3/2011 - 16:55

Siamo tutti italiani, questo è il dramma.
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In risposta a: del
riflessioni unità d'Italia
AUTORE: Santero Marco, filosofo, ufficio stampa Lega Nord
email: [protetta]

16/3/2011 - 15:28

articolo unita’ d’Italia
Nel 2011 festeggiare i 150 anni dell’ unita’ d’Italia e’ semplicemente una bugia perche’ Veneto, Friuli, Trentino e Lazio non erano ancora uniti quindi la data da festeggiare e’ il 1918. La cosa piu’ triste e’ che si sta festeggiando un moto di popolo che seguendo Garibaldi ha “liberato” il sud con la promessa giustizia, terre ai contadini ecc. e si e’ trasformato dopo Teano in un brutale e rapace colonialismo (contro il quale 1.500.000 meridionali si sono battuti per 10 anni, altro che brigantaggio!) per decenni, creato per ripianare il buco da bancarotta provocato dai Savoia per accaparrarsi la Lombardia.
Su questi temi sono stati scritti libri (es. “Terroni” di Pino Aprile), fatti Tg 2 dossier, storici famosi come A. Petacco hanno sviscerato la questione, ma dopo 150 anni ci si culla ancora nel grido di dolore accolto da Vittorio Emanuele II, quando persino nell’ URSS di Stalin appena Krusciov sale al potere, mette in discussione le menzogne e gli orrori del passato.
Ma il centralismo cieco resiste indifferente a tutto come il Titanic ed e’ la fine che l’Italia fara’ se non riusciremo a diventare uno stato federale nel quale ogni regione torni ad essere “padrona in casa propria” e orgogliosa della propria identita’ culturale, ma anche responsabile del proprio bilancio e responsabile verso i suoi cittadini con un governo federale che fa da rigido controllore su sprechi e ruberie. Questo e’ il sogno e progetto della Lega Nord da decenni, un sogno che inizia a realizzarsi ed ecco allora il rigurgito di centralismo, gli insulti e la disinformazione verso il nostro sogno che e’ diventato progetto in divenire.
Santero Marco, filosofo, ufficio stampa Lega Nord Pisa
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In risposta a: Ikea del 16/3/2011 - 9:34
Chi vuole cosa?
AUTORE: Un cittadino
email: -

16/3/2011 - 13:56

Non si sbagli, signora o signore,il centro commerciale non lo vogliono tutti i cittadini, se no c'era già. Lo vogliono alcuni cittadini, altri no, assolutamente, altri lo vogliono in misura contenuta, non è ipocrisia o voglia di seggiole, come si esprime lei, è voglia di continuare a vivere bene e dare una prospettiva a chi cerca lavoro e che abbia anche ricadute per noi in tutti i sensi sia sul vivere quotidiano che per l'economia locale.
Ma se lo ricordi bene, signora o signore, i primi a guadagnare in questa operazione, non sono né lei che scrive, né io che rispondo.
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In risposta a: Falzo del 16/3/2011 - 13:23
Hmm.... mi sa che sei un lettore mpopò disattento
AUTORE: Altro lettore (normale)
email: -

16/3/2011 - 13:50

Nessuno: almeno fin'ora si è mai firmato con un punto esclamativo alla fine del suo nome.

Girando su "internette"

...Nella quarta puntata, Olga discute con il suo caporedattore se fra due frasi sia meglio mettere la virgola o il punto. Ascoltiamo questa discussione:

CAPOREDATTORE: Allora, Olga, questa intervista a Zeudi Araya… mi piacciono molto le domande… hai saputo parlare delle cose più interessanti per il nostro giornale… brava!
OLGA: Grazie e… per quanto riguarda l’italiano?
CAPOREDATTORE: Beh…
OLGA: Ecco, lo sapevo…
CAPOREDATTORE: Ma no, Olga, non devi preoccuparti… è normale… tu non sei italiana e qui si tratta di scrivere in italiano…
OLGA: E di scrivere bene… per un giornale… non sono in grado, credo…
CAPOREDATTORE: Ma scherzi? Hai solo bisogno di allenamento e di perfezionare qualche sfumatura. Guarda qui, per esempio. Fra queste due frasi tu hai messo una virgola; secondo me ci voleva un punto, perché tra una frase e l'altra l'argomento cambia completamente.

Ha ragione il caporedattore: in questo caso ci voleva il punto, perché tra una frase e l’altra l’argomento cambia completamente.
Il punto si usa quando tra due parti di testo (cioè due frasi, due gruppi di frasi, due capoversi, che sono due blocchi di testo separati da uno spazio bianco) c’è un’interruzione forte, o perché cambia l’argomento o perché cambiano le cose che diciamo su quell’argomento. Attenti a questo brano, che leggo dall'Entrata in guerra, un bellissimo racconto di uno scrittore italiano del Novecento, Italo Calvino:
“Il 10 giugno del 1940 era una giornata nuvolosa. Erano tempi che non avevamo voglia di niente. Andammo alla spiaggia lo stesso, al mattino, io e un mio amico che si chiamava Jerry Ostero”.
Il brano che ho letto è diviso in tre parti. L’argomento al centro della prima parte è il 10 giugno 1940, che è il giorno in cui l'Italia entrò in guerra, la seconda guerra mondiale. L’argomento della seconda parte è il periodo di cui fa parte quel giorno, un tempo in cui il protagonista e i suoi amici “non avevano voglia di niente”, non avevano desideri. Argomento della terza parte sono il protagonista del racconto e un suo amico che si chiamava Jerry Ostero, che quel giorno andarono al mare. Tre pezzetti di testo, tre argomenti diversi: i tre pezzetti sono collegati fra loro dal punto.

Passiamo a un altro argomento. Quando si usano il punto interrogativo e il punto esclamativo? Olga lo spiega benissimo nella tredicesima puntata:

OLGA: Allora… “Leggendo queste pagine, vi chiederete: Perché una straniera racconta la sua vita in Italia? Perché ora sono una donna felice! Risponderei d’istinto”. ...
OLGA: Dunque… la prima è una domanda, quindi devo mettere il punto interrogativo… Alla fine della risposta mi sembra giusto mettere un punto esclamativo, perché è un’affermazione piena di gioia…

Proprio così: nell’italiano scritto, il punto interrogativo si mette alla fine di una domanda (per esempio: “Perché una straniera racconta la sua vita in Italia?” [punto interrogativo]), invece il punto esclamativo si mette alla fine di un’esclamazione: “Perché ora sono una donna felice!” [punto esclamativo]. Auguri, Olga! E dopo questi auguri, ci vuole proprio un bel punto esclamativo.
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In risposta a: non potevi che buttarti in politica1 del 16/3/2011 - 12:51
Falzo
AUTORE: Lettore attento
email: -

16/3/2011 - 13:23

Questa i responsabili del forum non la dovevano passare perchè è chiaro che non può essere scritta dal Niccolai altrimenti sarebbe come il bue che dice cornuto all'asino. Una cosa è scrivere con falso nome una cosa è usare il vero nome di un'altro. Spero che il Niccolai la smentisca altrimenti vuole dire essere proprio fuori di testa!!!
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AUTORE: Niccolai!
email: -

16/3/2011 - 12:51

Scrivi più sintetico!

Non fare come tutti i politici che per dire chè l'acqua è bagnata parte dall'atomo e dai legami di Van Der Vaals.
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In risposta a: Ikea del 16/3/2011 - 9:34
cose possibili e cose impossibili
AUTORE: commentatore
email: -

16/3/2011 - 12:32

Mi sà che lei travisa.
Il comune di Vecchiano ha da tempo istituito una zona artigianle-commerciale nella quale chiunque abbia intenzione di portare la propria azienda può chiede il permesso di erigere strutture secondo disposizioni comunali.
Dire "no" a priori ad una azienda in quel caso non solo sarebbe illecito ma anche dannoso per l'economia locale.
La questio "centro commerciale" più in generale, pone però interrogativi diversi.
Una normale attività commerciale e produttiva, tolti i flussi dei mezzi di approvvigionamento materie prime e trasporto dei prodotti finiti, delle maestranze, delle rappresentanze e dei visitatori/clienti, non genera quantità di traffico paragonabili a quelle che notoriamente un centro commerciale produce con tutte le conseguenze su viabilità e impatto ambientale.
Un esempio, se "Chiodo" espone il cartello "regalo gomme fino esaurimento scorte" non troverà il casello autostradale bloccato o l'Aurelia inchiodata (perdoni il gioco di parole), ma se un centro commerciale espone una roba simile allora è il caos, non solo nelle arterie principali ma e sopratutto nelle vie secondarie che attraversano le varie frazioni, degradando di fatto la qualità della vita e la salute.
E' in questa analisi che chi amministra la cosa pubblica ed è tutore della salutre e della sicurezza dei suoi cittadini, deve porsi la domanda se è conveniente per la collettività, assecondare le richieste di una azienda con quelle caratteristiche oppure no, fermo restando che se rispetta le specifiche costruttive nel luogo preposto non può tirarsi indietro ma può richiedere misure particolari atte a limitare i rischi di cui sopra.
Questo è ben diverso dal genuflettersi ai dictat imposti dal progetto Ikea/centro commerciale in zona agricole all'Ovaio.
Spero sia stato esaudiente.
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In risposta a: diritti e DOVERI di un candidato del 16/3/2011 - 7:48
VERO MA..
AUTORE: AVVOCATO
email: -

16/3/2011 - 11:52

Quello che sostieni è vero in parte.
I candidati alle elezioni passano dal vaglio del voto quindi la loro "assunzione" è decisa dagli elettori che a fine mandato, in caso di ricandidatura, possono confermare o meno il "posto" al candidato anche se quest'ultimo passa ad altro incarico elettivo.
Diversa storia è quando prima o dopo un incarico elettivo o un impegno attivo in politica, si accede a "posti di lavoro" (cariche pubbliche o impieghi in pubblici uffici o in aziende partecipate) attraverso scelte politiche, in questo caso hai ragione e bisognerebbe trovare metodi diversi, un esempio potrebbe essere quello adottato dalla Regione Toscana in sanità dove i dirigenti sanitari accedono per concorso pubblico, anche se devo confessarti che a volte i concorsi si possono "calzare" per il predestinato, ma comunque resta una forma di garanzia superiore rispetto all'incarico a chiamata.
Quello che però volevo dire io è che esaltare il fatto che un candidato a sindaco, in questo caso, non partecipi a programmi in cui vanno i suoi competitor, ma bensì deleghi altri in sua vece, con la giustificazione che è al lavoro, pone almeno a me interrogativi.
Delegare qualcuno di fronte a chi pone domande, può innescare risposte e quindi anche promesse che il candidato poi non sarà in grado di soddisfare ma che avrà comunque l'alibi del non essere stato lui a promettere bensì qualcun altro.
Il delegato da parte sua non potrà comunque assolvere alla funzione piena di fronte agli avversari che ne trarranno vantaggi potendo disporre della loro autonomia, ma la questione più inquietante è che il candidato sindaco possa essere una sorta pass par tu per consentire a chi non avrebbe possibilità, di sedere ai posti di comando del comune, magari sottoforma di vicesindaco, dato che il sindaco eletto, essendo anche lavoratore diserterà spesso le sedute con la stessa giustificazione e sempre per gli stessi motivi non potrà gestire situazioni che richiedano tempi lunghi e continuativi (es. alluvione).
Sono sicuro che questo non succederà perchè la persona oggetto di questo discorso è una persona seria e di qualità, però se vuole fare questa scelta, deve avvalersi dei diritti a lei riconosciuti, poi può benissimo inoltrare la propria campagna elettorale basandosi su strumenti diversi (l'attuale presidente USA ha usato i social network), ma quando capita di doversi confrontare con gli avversari e con chi pone domande è bene che ci sia in prima persona altrimenti si potrebbero avanzare dubbi, come quelli da me detti o altri.
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In risposta a: Sempre contro del 16/3/2011 - 8:11
Ikea
AUTORE: ipocrisia
email: -

16/3/2011 - 9:34

Se Ikea e la multinazionale la vogliono i cittadini allora si parla si sfruttamento del territorio e rovina del mercato.
Se Ikea la vuole il PD nella zona industriale e convoca un tavolo anche a livello regionale allolra si parla di sviluppo e i commentatori tacciono.
Come la vogliamo chiamare?Ipocrisia o solo desiderio di un seggiolone?
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In risposta a: Che dici ora? del 15/3/2011 - 20:25
Sempre contro
AUTORE: Continua pure
email: -

16/3/2011 - 8:11

Sempre contro le multinazionali!? ma se propongono qualcosa di fattibile e nei termini delle nostre regole è difficile dire di no.
Certo fare un cambiamenteo di uso di un terreno da agricolo a commerciale, per farci non solo Ikea, ma un certro commerciale è molto diverso. Credo che questa sia un'operazione che potrebbe chiamarsi in un altro modo. Mi sembra ridicolo che ancora oggi si continui a parlare di un progetto che non può essere fatto, sia per le normativa che per il veto che è stato messo anche dall'Autorità di Bacino. Quindi mi sembra banale continuare a stumentazzare un qualcosa che non è fattibile. Credo che si voglia fare una campagna elettorale, non sul capire che tipo di sviluppo vogliamo dare al nostro comune nei prossimi anni, ma su molta fantasia di un centro commerciale che ad oggi non è fattibile, anche perchè non esiste nemmeno una viabilità nel nostro comune idonea a sopportare un pregetto di quel tipo.
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In risposta a: diritti di un candidato del 15/3/2011 - 23:42
diritti e DOVERI di un candidato
AUTORE: dipendente
email: -

16/3/2011 - 7:48

Purtroppo spesso le cariche pubbliche vengono considerate un "mestiere" o addirittura il lavoro arriva proprio perché si hanno o si hanno avuto cariche........L'etica dovrebbe risollevare la politica e dare davvero la possibilità a tutti di occuparsene.
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In risposta a: Io ti prefersico così del 15/3/2011 - 20:35
diritti di un candidato
AUTORE: avvocato
email: -

15/3/2011 - 23:42

Chiunque scelga di candidarsi ha il diritto di esporre il proprio programma e di avere il tempo necessario per affrontare la campagna elettorale anche se impiegata come dipendente di aziende pubbliche e private.
Rinunciarvi significa intaccare questo diritto e di fatto concedere la possibilità ad assumere cariche pubbliche solo a chi ha la possibilità di essere libera da impegni con rapporto di dipendenza (imprenditori, politici di professione, pensionati o nullafacenti), questa sua enfatizzazione mina l'eguaglianza nelle possibilità per tutti i cittadini di assolvere volontariamente cariche pubbliche.
Infine, tutti i cittadini che scelgono di fare un percorso politico provengono dalla società ed il fatto che lavorino non è garanzia di comprensione dello stato di chi andranno ad amministrare, gli esempi si sprecano ed ogni riferimento a persone o cose è del tutto casuale, a buon intenditor poche parole.
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In risposta a: Alla grazia del "BonTon"! del 15/3/2011 - 18:33
e già
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

15/3/2011 - 23:28

Caro Niccolai,
accolgo il tuo invito solo perchè partente per un giro di lavoro ma tornerò presto, spero che i soliti detrattori nel frattempo si preparino con qualche argomento in modo da argomentare senza le solite noiose storie intimidatorie.
Ciao
----------------  RISPONDI





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