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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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In risposta a: ma poi.... del 28/2/2011 - 10:57
abbiamo diritto a una spiegazione
AUTORE: Piero
email: -

28/2/2011 - 17:52

Abito nei pressi e mi dispiace dirti che é ancora in piedi, anzi se fai una passeggiata ce ne sono altre.
E' difficile capire il motivo per cui nessuno interviene anzi se qualcuno degli amministratori che intervengono sul forum volesse darci una spiegazione ci farebbe un favore.
Ringrazio anticipatamente colui che si farà onere di questo compito doveroso nei confronti dei cittadini del comune di Vecchiano, poichè tutti siamo uguali di fronte alla legge.
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In risposta a: Ristrutturazione e volontariato del 28/2/2011 - 15:46
risp. Marzia
AUTORE: venticello
email: -

28/2/2011 - 17:14

Sarebbe interessante....ma un uccellino mi ha detto che presto quelle mura potrebbero avere un proprietario diverso ed una diversa destinazione d'uso.
Sono abbastanza giovane per arrivare a scoprire se l'uccellino era un falco o una colomba.
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In risposta a: del
Ristrutturazione e volontariato
AUTORE: Marzia
email: -

28/2/2011 - 15:46

Recentemente mi è capitato di sostare davanti alla scuola elementare di Avane ed ho osservato il degrado (esterno) dell'edificio e del suo spazio antistante, allora ho pensato che è veramente un peccato che una così grande costruzione, per di più collocata in un punto gradevole del paese e con del bel verde intorno, risulti alla vista così trascurata: la facciata e le grondaie si sfogliano,il prato è incolto e la ringhiera di recinzione rotta e arrugginita. Ho pensato che chissà quanti altri edifici pubblici del nostro comune versino in queste condizioni dando al passante un'immagine da "Terzo Mondo" che non ci appartiene. Allora mi sento di fare una proposta agli amministratori: perchè non fare un appello agli artigiani e operai pensionati, portatori di grande esperienza e soprattutto motivati e ancora validi, perchè volontariamente si prendano l'impegno della necessaria risistemazione? Sarebbe un modo concreto per farli sentire nuovamente utili e coinvolti; il Comune potrebbe ricompensarli magari con una bella gita o con una festosa cena ; per l'Assicurazione contro eventuali infortuni gli uffici comunali sapranno certamente trovare la soluzione migliore. Che ne pensate? La mia è solo una proposta ingenua? Vi confesso che vorrei tanto diventasse una prassi abituale della nostra convivenza cittadina.
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In risposta a: mah! del 28/2/2011 - 11:46
Centri Sociali...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

28/2/2011 - 14:37

Bravi i miei 11 coetanei: vi ricordate che il sottoscritto abbia mai frequentato i Centri Sociali? Per vostra informazione, le uniche 4 volte che abbia messo piede al vecchio Macchia Nera, è stato per ciclostilare i volantini per un'iniziativa come una manifestazione cittadina o affini.
Nei miei trascorsi extra-parlamentari non ho mai nutrito grosse simpatie per l'area dei centri sociali, conformemente ad una visione ben precisa che non perderò tempo a spiegarvi.
Per il resto siete liberi di professare qualunque ideologia, assumendovi la responsabilità quantomeno di argomentare ciò che sostenete, come lo sono io nel mantenere una ferrea coerenza, se non proprio con la militanza dei tempi del liceo o con le conclusioni che traevo dal mio pensiero, sicuramente con i principi che mi animavano e ai quali non rinuncio per amor di moda, come le tante bandierine che sventolano nel panorama politico locale e nazionale.
Va detto però che, se conoscete bene le regole di netiquette di un qualsiasi forum web, potete tranquillamente saltare i miei interventi e leggere qualcosa che vi convinca di più, rispondere o continuare in questo dialogo a distanza fra sordi, tra cui almeno uno fatica ad identificarsi.
Data la scarsezza argomentativa e l'opportunità di celare il proprio nome, penserei che i vostri siano più "irruzioni goliardiche" che altro, ma pazienza, al mondo c'è anche chi si diverte così.
----------------  RISPONDI





In risposta a: A consumatore perplesso e per punto preso del 28/2/2011 - 10:41
Regole della grande distribuzione...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

28/2/2011 - 14:17

Il funzionamento della GD è estremamente peculiare e si muove secondo regole tutte proprie che, peraltro, rendono Coop o Conad in tutto e per tutto simili o affini a qualunque altro supermercato/ipermercato/discount o gruppo d'acquisto affine:
1) in una moltitudine di casi (senza però generalizzare eccessivamente) il produttore e/o l'importatore pagano una pesante fee d'ingresso per far sì che i propri prodotti vengano esposti tanto fisicamente sugli scaffali, che mediante opuscoli o altre forme di advertising tipiche del gruppo commerciale;
2) al produttore/importatore sono praticate condizioni estremamente svantaggiose in fatto di dilazione nei pagamenti (mai meno di 90 giorni con punto ormai che toccano i 180!), motivo per cui, oltre al profitto commerciale, il gruppo può assicurarsene anche uno finanziario ingente, in ragione del fatto che - per contro - riscuote ogni vendita immediatamente e può dunque contare sulla maturazione dei canonici interessi attivi di trimestre;
3) il produttore/importatore deve assicurare continuativamente una quantità di derrate molto elevata - pena la risoluzione dei contratti in essere con l'applicazione di meccanismi sanzionatori - e ciò può indurre all'industrializzazione forzata di processi produttivi che in origine avevano dimensione familiare o carattere artigianale, a totale detrimento della qualità;
4) al produttore/importatore sono spesso richieste in modo estremamente arbitrario, variazioni di prezzo al ribasso per comporre le cosiddette "offerte", quelle stesse offerte che ciascun acquirente sistematicamente insegue, talvolta causa di periodi di grande instabilità per gli stessi produttori, in special modo se il loro comparto è quello agricolo o, comunque, se non si tratta di aziende di grandi dimensioni;
5) la GD conta sul fatto che l'esposizione dei prodotti induca all'acquisto di articoli che l'acquirente in origine non si era prefissato di comprare;
6) infine, argomento molto interessante per le prospettive vecchianesi, qualunque grande gruppo commerciale formula nei propri piani industriali una curva di redditività per ciascun punto vendita sul territorio, che solo in minima parte si fonda sulla capacità di advertising e di marketing dispiegata, e che, generalmente presenta un suo picco iniziale cui segue il lento inevitabile declino, in conseguenza del quale, dapprima si interrompono - festività escluse - ad esempio le aperture domenicali (tanto non producono più accantonamenti di quanto non ne producano le aperture infrasettimanali), finché, raggiunto un certo punto limite, non si ravvede che inizia ad essere meglio "cambiare aria".
Ciò potrebbe voler dire che non IKEA, ma qualunque altro grosso gruppo commerciale intenda insediarsi sul territorio vecchianese, potremmo trascorrere i prossimi dieci anni - nella migliore delle ipotesi - ad aspettare di veder completare tutti i preliminari, per poi accogliere con "straordinario entusiasmo" un'apertura alla quale possono far seguito 10-15 anni di attività di cui solo un paio - al massimo tre - di assunzioni, mediamente precarie, a tempo parziale, o comunque quasi mai a tempo indeterminato.
In altre parole che fra 30 anni il travagliato parto parto potrebbe non esistere più...
Ma, per tornare alle contraddizioni prodotte dalla GD, alla quale - inutile dire il contrario - anche il sottoscritto fa ricorso, benché giorno dopo giorno cerchi di ridurne l'uso quanto più sia possibile, andrebbe detto che "non è tutto oro quello che luccica": il competitive-price, fondamento della GD, oltre ad essere fra le principali concause di indebitamento dei produttori, oltre a indurre ad un inevitabile detrimento qualitativo dei prodotti, oltre a produrre nel lungo periodo instabilità del mercato del lavoro, si ripercuote negativamente sull'acquirente anche attraverso altri meccanismi finanziari e fiscali, in ragione dei quali alla fine, non è assolutamente detto che un certo prodotto comprato ad un costo in un supermercato esaurisca lì il suo "fabbisogno retributivo".
Per dirla in parole semplici, non è detto che il prezzo finito in un supermercato non alimenti altri meccanismi di spesa per l'acquirente, magari più subdoli, di difficile individuazione e, soprattutto, non immediati e/o contestuali: qualcuno nel forum ha giustamente fatto notare che esistono ad esempio i cosiddetti costi sociali della GD (ad esempio la spesa di carburante per raggiungere il punto vendita o, peggio ancora, la difformità tra le capacità individuali di raggiungerlo sulla base dell'età), ma siamo ancora nel campo delle conseguenze tangibili e/o immediate.
Ce ne sono molte altre per contro difficilmente quantificabili e comprensibili: l'indisponibilità monetaria dei produttori che commerciano attraverso la GD, il cui rovescio della medaglia sono gli interessi finanziari attivi che questa matura di trimestre in trimestre, sono causa di ulteriori fattori di instabilità a più livelli (ritardate erogazioni di stipendi ad esempio, perdità della capacità autonoma di investimento, dipendenza sempre più accentuata dal sistema bancario e dal gruppo commerciale che distribuisce i propri prodotti, ad esempio).
Per comparti come l'agricoltura, inestricabilmente condizionati dalle condizioni meteorologiche o da altre variabili indipendenti dal sistema produttivo, la GD introduce veri e propri modelli sperequativi, con ricarichi commerciali talvolta del 1000% e induzione alla produzione di scarti (sul banco della frutta di un supermercato una mela deve essere prima bella che buona!).
Ma le contraddizioni riguardano tutti i settori, per quanto la mancanza di un passaggio produttivo intermedio tra la "fase primaria" ed il processo commerciale esponga ad esse l'agricoltura e tutti i suoi assimilati professionali (silvicoltura, allevamento, pesca e anche caccia, seppur quest'ultima in misura sensibilmente minore) più di ogni altro.
Problematiche macro-economiche come la creazione di un canale privilegiato per la circolazione monetaria che induce stagnazione, impoverimento e indisponibilità diffusa di liquidità, ha implicazioni inimmaginabili: basta scandagliare un po' in rete per comprendere che esista una pericolosa contiguità fra tutti i principali protagonisti della GD ed il sistema bancario, finanziario e assicurativo, per capire che la maggior parte dei grandi gruppi commerciali o si è creata canali finanziari proprietari, o si è coinvolta nella scalata al controllo di canali pre-esistenti, o ha incrociato con alcuni di essi i propri destini; è evidente che quando la circolazione monetaria debba passare per un buon 95% attraverso imprese a bassa concentrazione di posti di lavoro, che traggano profitto principalmente da un approccio speculativo-finanziario e non dal proprio oggetto sociale, sarà ben difficile che per una filiale di banca i sempre meno frequenti movimenti in entrata di una piccola impresa possano rappresentare garanzie sufficienti per l'apertura di linee di credito, così come ben poco interesse avrà un patrimonio immobiliare non monetizzato per gli stessi fini, di fronte ad una così soverchiante capacità accentratrici.
Ciò vanifica l'aspirazione pluralista di una società - per così dire democratica - che si vede contorcere su se' stessa e privare delle proprie funzioni, di fronte a chi si ponga come potenziale unico garante e/o fidejussore.
Ma non è tutto: cosa produce a livello di gettito fiscale il continuo allungamento della dilazione assicurata alla GD? L'IVA corrisposta dai supermercati "puntualmente" è inferiore a quella corrisposta dai loro fornitori al momento in cui sia stata loro quietanzata una fattura: volumi ingenti di imposta finiscono cioè nelle case dello Stato molto più tardi di quanto sia immaginabile.
Dunque i soli che beneficino del sistema dilazionatorio sono i supermercati e i loro partner in campo finanziario, assicurativo e bancario, mantenendo saldamente monetizzata una propria facoltà di investimento e godendo la maturazione di interessi attivi che i produttori e l'intera collettività pagano.
La GD peraltro, non soltanto costringe la piccola distribuzione a chiudere, riassorbendone non più del 10-15% del personale impiegato, ma inibisce la competizione fra le piccole imprese residue costrette a orbitarle intorno per sopravvivere, ma mette in moto processi in ragione dei quali le PA amministrazioni perdono buona parte della loro sovranità e autonomia sui territori sulle quali si è insediata, condizionandone indirizzi di sviluppo in maniera del tutto arbitraria e tendenzialmente monopolista, inducendo le collettività territoriali a dover sostenere le proprie politiche industriali sia con il ricatto della perdita dei posti di lavoro, sia con le continue incursioni nella sfera della "pubblica utilità" per reclamare l'istituzione di questo o quell'altro servizio, esattamente come è solita fare con i propri fornitori.
C'è infine una conditio sine qua non sulla quale si fonda la GD: l'attivo di bilancio, parimenti a qualunque altra impresa, (o il pareggio, nel caso di realtà a statuto cooperativo); in quale modo il rituale disavanzo di fine anno che ciascuna catena commerciale "vanta" viene ripianato nel mese di gennaio? L'interrogativo è inquietante e, sinceramente, non riesco a trovargli una soddisfacente risposta... ma una cosa è certa: penso proprio che di soldi della collettività si tratti!
Di fronte a questa breve carrellata di contraddizioni (la disamina sarebbe molto, molto più lunga), siamo davvero sicuri che il nostro mobile costi davvero meno se acquistato a IKEA, da Meraviglia Mobili, da Mercatone UNO, etc. che non direttamente dal mobiliere ponsacchino o dai vari Melani/Landucci, quand'anche la qualità sia neanche lontanamente paragonabile?
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In risposta a: Puntualizzazione del 27/2/2011 - 22:39
mah!
AUTORE: Gruppo di vecchianesi
email: -

28/2/2011 - 11:46

Per tua conoscenza siamo 11 amici tuoi coetanei che ti conoscono e bene. Leggiamo tutti LA VOCE e non facciamo altro che riscontrare le cose che esprimevi a scuola, antifascismo, guerra ai poteri forti e argomenti improntati su tale linea. Tanta gente usa un termine per definire la gente appartenente al tuo partito nello specifico chi frequenta i centri sociali, che noi non amiamo perchè lo riteniamo offensivo, ma in alcuni frangenti non fate nulla per dimostrare il contrario. Comunque rimani pure sulla tua linea siamo in democrazia ed è giusto così
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In risposta a: del
ma poi....
AUTORE: SIRVIO
email: -

28/2/2011 - 10:57

ma quella villa nel bosco che vediamo passando da via di radicata fatta passare d annesso agricolo è stata demolita poi...??
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In risposta a: impara a leggere del 28/2/2011 - 7:15
A consumatore perplesso e per punto preso
AUTORE: Consumatore - q.b-
email: -

28/2/2011 - 10:41

Ma...per cosa ci avete preso "soprattutto" noi migliarinesi; per dei citrulli rincitrulliti!?
Forse che si vuol ritornare agli anni /50 con Argate che passava con la stagnatina dell'olio sul sedile dietro la vespa. O Denzio con i portapacchi davanti e dietro alla bicicletta che vendeva la pannina; seguito dalla Buggera e dalla Jolanda che compravano ferri vecchi ed uova, coniglioli e piccioni ed il pesciaio torellaghese del venerdi soprannominato "Bellovivo" o il nipote di Treviso che apriva la stanzetta del macello ai margini della Fattoria Salviati solo il sabato sera con un solo taglio di carne per noi contadini e salariati a conto diretto " lo spicchio di petto"

No! siamo a pieno titolo parificati a tutti i cittadini del mondo. Comperiamo (secondo necessità) quello che ci pare e piace e dove ci piace e...quando i nostri figli non riusciranno più a trovare come ora un barroccio al giorno di telefonini o di bracioline nel raggio di 7 chilometri, faranno un supermegagalattico "Store" dove a chilometro zero compreranno prosciutto fresco con maiali allevati all'inteno di quella grande struttura così non ci sarà più discriminazione fra uomini e bestie.
Salute!
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In risposta a: A consumatore con lingua biforcuta del 27/2/2011 - 23:32
impara a leggere
AUTORE: un consumatore perplesso
email: -

28/2/2011 - 7:15

Scusate ma il titolo l'avete letto bene?
Mi sembra che il mio intervrnto sia a difesa dlla grande disribuzione, il prosciutto "vecchio" ll'ho acquistato in un negozio di vicinato perchè come ho detto non avendo smercio non sempre può garantire la freschezza del prodotto.
Mi auguro che sia una superficialità nella lettura, poichè se così non fosse a questo punto il forum diventa uno strumento per attaccare tutto e tutti qualunque cosa dicano al di fuoridi qualsiasi confronto di idee.
Mentre per quanto riguarda "il mattone selvaggio" ha ben capito si é costruito villette in tutto il comune facendo scempio del territorio ma io avevo utilizzato questa affermazione per dimostrare che i nuovi abitanti non acquistano nei negozi di vicinato (perchè altrimenti non chiuderebbero) ma sulla grande distribuzione, un modo per dimostrare le mie teorie.
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In risposta a: misteri della fede del 27/2/2011 - 22:47
bravo
AUTORE: sandokan
email: -

27/2/2011 - 23:45

Però se torni dal negoziante sotto casa e gli fai sentire il troiaio che t'ha affibbiato, magari ti risarcisce, alla peggio un ci metti più piede e allora sarà resa giustizia se poi chiude, al supermercato, se per caso sei andato a rincorrere l'offerta ai "Borghi", alla fine per un etto di prosciutto un ti conviene e hai solo due scelte; o ingolli il troiaio rischiando la dissenteria o lo fai volà nel secchio.
In fatto di freschezza purtroppo, fatte le dovute eccezioni, sappiamo benissimo che la distribuzione per i piccoli negozi si è omologata o alla Metro o a centri legati a catene della grande distribuzione per cui sono quasi pari da quel punto di vista, ma il piano dei sostenitori dei centri commerciali naturali e di vicinato ha l'ambizione di andare oltre, ovvero il recupero delle produzioni locali garantendo freschezza, genuinità, salubrità ed integrità delle proprietà nutrizionali.
Un piano veramente ambizioso che ha in sè un difetto d'origine ed è rappresentato dal consumatore, infatti finchè non si disintossica dalla dipendenza dai centri commerciali, tale piano comprenderà solo un'elite di consumatori più sensibili e perchè no abbienti, ma il potere è comunque nel consumatore, quando ne sarà cosciente sarà un giorno memorabile.
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In risposta a: Bravo Simone del 27/2/2011 - 20:34
gente allegra Dio l'aiuta
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

27/2/2011 - 23:33

Semplicemente perchè voglio persone allegre, ottimiste e di bella presenza, se smetto arrivano i mangiabambini e i sorrisi spariscono.
P.S. Perchè non motivi il tuo dissenso?
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In risposta a: misteri della fede del 27/2/2011 - 22:47
A consumatore con lingua biforcuta
AUTORE: Consumatore qb
email: -

27/2/2011 - 23:32

Qui nessuno su questo libero Forum ha accusato la grande distribuzione di essere avvelenatrice della nostra gente. E' un offesa gratuita per i soci Coop e Conad che sono migliaia e per chi lavora da anni in quelle belle grandi e comode botteghe con abnegazione competenza e serietà. Prendere a pretesto per dirne male se una volta è capitato di trovare un peperone giallo non è un motivo valido per denigrare chi lavora seriamente.

Ed anche la qualità dei mattoni in circolazione sono..domati e di "selvaggi" non esiste traccia (per ora).
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In risposta a: del
misteri della fede
AUTORE: un consumatore perplesso
email: -

27/2/2011 - 22:47

Gli ultimi interventi del forum sono a favore dei negozi di vicinato, che vendono prodotti freschi, , di qualità ecc. mentre la grande distribuzione avvelena i consumatori.
Allora, non riesco a capire come mai i piccoli negozi chiudono uno ad uno, i pochi rimasti aperti si lamentano come é successo di recente per gli esercizi di Vecchiano (sul TIRRENO) che sono sull'orlo del tracollo, qualcosa non torna o si predica bene e si razzola male o si racconta un sacco di fandonie per dimostrare l'inutilità del centro commerciale CTC IKEA OVAIO.
Gli abitanti del comune di Vecchiano negli ultimi anni sono notevolmente aumentati a causa del "boom del mattone selvaggio" ma questo non ha portato vantaggio economico poichè molto probabilmente i nuovi residenti vanno ad acquistare altrove.
Per quanto poi riguarda la qualità dei prodotti dei negozi di vicinato non sempre tutti sono così onesti, soprattutto per quanto riguarda la freschezza, é difficile garantirla quando c'é poco smercio, a me é capitato di comprare un prosciutto crudo che sapeva di "vecchio".
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In risposta a: basta scrivere del 27/2/2011 - 18:33
Puntualizzazione
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

27/2/2011 - 22:39

Non sono del PD, ma di Rifondazione Comunista e un caloroso abbraccio al presunto "Gruppo di Vecchianesi" che è sicuramente una sola persona, che non si firma come consuetudine su questo forum e un consiglio: non confondere "lessico" con conoscenza e controlla sull'enciclopedia il significato della parola "anti-conformista" perché se dici di conoscermi dovresti sapere anche che non mi si adatta particolarmente bene.
Inoltre si può argomentare in Italiano, in Pisano o in Vecchianese, a seconda dei propri gusti.
Temo che tu non sappia sostenere autorevolmente la tua opinione in nessuna delle tre...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Al segretario UIL Renzo Rossi del 27/2/2011 - 12:46
caro alberto
AUTORE: pino da migliarino
email: -

27/2/2011 - 21:48

quando si scrive e ci firmiamo, cosa peraltro lodevole, bisogna anche dare le giusta informazioni.
il progetto bocciato dal consiglio comunale non ha le caratteristiche che tu evidenzi, hai infatti confuso l'ultimo progetto ikea presentato con quello iniziale e chi come me segue i consigli ne è testimone.
ma comunque sia stai rilassato il tuo candidato ikea fogli o non fogli firmati la farà.
ah ah ah ah ah
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Bravo Simone
AUTORE: Livio
email: -

27/2/2011 - 20:34

Che ci fai divertire come i matti, con i tuoi interventi meravigliosi ricchi di paroloni, di lezioni di vita, di bacchettate ai tuoi detrattori, Grazie di esistere. Ce ne vorrebbero di più come te l'Italia si gioverebbe e diverremo il primo paese del mondo.

P.S. MA PERCHE' (VOLUTO) NON LA SMETTI?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
uffa
AUTORE: spallato
email: -

27/2/2011 - 20:09

Basta!
Ore 10,59 del 20/02/2011: sul forum appare un “siamo caduti in basso”, correggo: “siamo sotto livello”, più basso del basso.
Se si scrive che si asfalta una strada si dice che sono vicine le elezioni, un altro dice che bisogna pensare alle scuole e non alle strade, un altro ancora che sono soldi di tutti e io non ci passo di lì e non me ne importa, l’opposizione vuole asfaltare la piazza, la mamma vuole un asilo, la gioventù un campo, i vecchi un pallaio e noi così ci metteremo le nostre di palle, piene di lamentele che non fanno bene al paese intero.
Basta per il vecchio opporsi al nuovo e basta al nuovo dire che il vecchio è prepotente.
Le votazioni ci furono e ci saranno e le idee ci sono sempre state: idee, a differenza di cervelli, che di quelli ce ne sono ancora meno.
Il vigile (doppio per attenzione e mestiere) Bobo cerca di sensibilizzare fiume e mare, Chiube (come giovedì- sempre nel mezzo) cerca di far capire il territorio, Trilussa (non romano di stare ma pungente di fare ) cerca di convertire al vegetarianismo un gruppo di cannibali, Ovidio (bagnaiolo di casa e bagnino per hobby) cerca di salvare più gente possibile gettando loro metaforici salvagente ai quali attaccarsi e poi una torma di gente che si strugge per la comunità e invece: tututum tututum… sempre la stessa musica (per di più stonata!)
Facciamo un patto: aspettiamo che sia primavera, così la colpa si potrà dare all’aria maliziosa che spirerà e si respirerà!
Aspetta e …spera!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
è l'ora
AUTORE: mamma c
email: -

27/2/2011 - 19:51

è arrivata l'ora di voltare pagina, basta con le promesse che usano x i voti e che non vengono mai mantenute... ora basta!
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In risposta a: A Simone del 27/2/2011 - 11:48
Troppe volpi
AUTORE: Tribulus
email: -

27/2/2011 - 19:04

Mi associo a cittadino 2 riguardo agli attacchi gratuiti,scomposti e offensivi verso Simone che leggo volentieri e voglio continuare a leggere.
----------------  RISPONDI





In risposta a: sbagliando s'impara del 27/2/2011 - 0:56
speriamo
AUTORE: meglio 1 ma buono
email: -

27/2/2011 - 18:46

Vista l'arroganza della sua risposta, credo che un bel bagno di umiltà lo debba fare lei.
Giusto per puntualizzare 3 cose:
La spesa in famiglia la faccio sempre io rifiutandomi come scritto di comprare cose che a mio giudizio costano troppo poco rispetto al valore del prodotto, e non compro mai merce sotto costo: vuole che lo giuri su qualcosa?
Il racconto che ha fatto Simone sui salumi, si può fare su moltissimi altri prodotti e non credo ci sia bisogno di ricordare i numerosi fatti di cronaca degli ultimi tempi che narrano della scarsa qualità degli alimenti che si trovano nei supermercati.
Non ho niente da insegnare in economia, anche se la mia preparazione in materia è a livello universitario; ma dal 2008 in poi, per prendere come verità assoluta quello che dicono gli economisti si deve essere un po' masochisti.... che poi spesso sono anche in contraddizione tra di loro, ma questa è un' altra storia.
----------------  RISPONDI





In risposta a: T&F e...chi si rivede del 24/2/2011 - 14:03
basta scrivere
AUTORE: vedete come sono
email: -

27/2/2011 - 18:33

vedete come sono quelli del PD tra cui alessio niccolai...
basta scrivere contro e subito si arrabbiano.
ma perchè non ci parla del suo programma e di cosa è stato fatto della prostituzione, del lago, delle infrastrutture e dello sviluppo... il resto aria fritta o meglio parole fritte....
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
coperchio
AUTORE: tegame
email: -

27/2/2011 - 18:10

Voglio proprio vedè vali saranno i nomi della lista der Lunardi... soprattutto velli der PD!!!
Sarebbe poino bellino ci fossero velli che si son dimessi perchè è uscito ir su nome!!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Dove casca l'asino del 27/2/2011 - 13:06
Dove casca l'asino
AUTORE: Lettore attento
email: -

27/2/2011 - 16:19

Faccio notare che "Dove casca l'asino" non fa riferimento agli interventi di Mario e di Palermitano, ma al post intitolato
"T&F e chi si rivede".
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Ma dai?
AUTORE: PRRRRI
email: -

27/2/2011 - 15:56

Venerdì ai Repubblicani tra poco veniva giù il bar perchè non si voleva approvare la candidatura.
Ora si scrive da Pisa che sono tutti compatti?!
Ma dai si continua a prendere in giro i cittadini per far quadrato intorno al PD.
Ricordatevi che se poi il PD vince non governa perchè avrà accanto PSI, IDV, RC e PRI ed ognuno chiederà una cosetta diversa per il loro interesse partitico.
March.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Solidarietà a Simone
AUTORE: Vincenzo
email: -

27/2/2011 - 15:48

Anche io esprimo solidarietà a Simone, ma per il suo stato. Dovresti andare a Zelig sei un ottimo comico, hai un futuro. Per quanto riguarda i tuoi unterventi ti consiglio di smettere di scrivere, perchè fai tanto fumo e poco arrosto, anzi nulla.
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