Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Il precedente articolo di Franco Gabbani sul Castello di Vecchiano e la Chiesa di Santa Maria ha riscontrato un successo di lettura senza precedenti, con oltre 1400 letture sulla Voce e 1000 utenti singoli che lo hanno raggiunto su Facebook nella pagina dell'Associazione.
Ovviamente non conosciamo le letture su altre pagine su cui è stato condiviso, ma questi dati indicano con chiarezza il gradimento nei confronti dei temi storici del territorio.
Interesse dimostrato anche da Agostino Agostini, che ci ha proposto alcuni argomenti correlati.
Questa volta lo sguardo dello storico Gabbani si spinge molto più lontano dal solito, addirittura fino all'anno Mille, per raccontarci le complesse e appassionanti vicende del Castello e della Chiesa di Santa Maria, anche se i fatti maggiormente approfonditi sono quelli del 1800.Ancora una volta emerge prepotentemente la storia di questi luoghi e la sua ricchezza, secondo me non utilizzata adeguatamente sia nella fruibilità verso chi abita il territorio, sia per supportare uno sviluppo turistico ampiamente meritato per gli eccezionali contenuti, anche archeologici.
I brogli elettorali sono una costante di ogni tempo e luogo. Ogni situazione ha avuto la sua particolarità nella tipologia di raggiro o condizionamento di quelli che avevano il privilegio di esprimere la loro scelta. Fino ad arrivare alla piaga mostruosa dei social attuali, che hanno elevato alle stelle l'arte della manipolazione.
Ci eravamo già occupati della famiglia Prini nell'ambito della prima serie di articoli di Franco Gabbani, in cui si è illustrata la storia della famiglia Salviati.Anche per i Prini il massimo splendore si ebbe tra la fine del '700 e durante l'800, e ancora oggi ci sono testimonianze a Pisa e a Pontasserchio della loro capacità imprenditoriale.Ma l'articolo ci offre anche un quadro profondo della vita sociale del tempo e dei rapporti tra le famiglie nobiliari.
Il successo di lettura delle precedenti serie di articoli, realizzati da Franco Gabbani e Stefano Benedetti, sulle vicende di persone e famiglie del nostro territorio, ci ha spinto a proseguire nel lavoro, con una nuova serie di articoli, frutto del lavoro di Franco Gabbani, che potremmo definire con il titolo “Persone, vicende e curiosità storiche della valle del Serchio e non solo”.
Il 28 settembre si è tenuta, presso la Villa Roncioni di Pugnano, l'inaugurazione della mostra "Romeo e Giulietta - 1968", con l'esposizione di fantastici costumi legati allo sguardo rivoluzionario di Franco Zeffirelli, in occasione del centenario della sua morte. La Fondazione Cerratelli ha così riaperto le sue attività a San Giuliano, grazie all'impulso dato dalla nuova presidente Monica Barni e alla realizzazione del direttore Diego Fiorini, con i costumi che rappresentano un patrimonio artistico, culturale e storico di inestimabile valore.
E siamo all'ultima puntata del nostro viaggio attraverso il tempo di Pontasserchio.Non ci sono dubbi che quanto scritto da Stefano Benedetti sia la più degna conclusione della carrellata di personaggi presentati.Ed è anche la più riconoscibile e commovente, sia perchè più vicina a noi, sia perchè lo scrittore ha in realtà narrato, nel descrivere la grande figura del Dott. Palla, la sua propria vita, per quella parte che ha convissuto con una persona nei confronti della quale riesce a trasmettere una ammirazione senza confini.
E' molto difficile oggi, se non a volte impossibile, mandare i bambini all'asilo nido, ma prima, come nella foto inizio '900, c'era la possibilità di avere l'a-solo nonno.
Quale è il solo maschietto della bella nidiata di sei nipotini vicino al nonno?
Facile, quello con il ginocchio sbucciato!
Riprendiamo, dopo una laboriosa pausa estiva, i racconti sui personaggi che hanno attraversato 300 anni della Storia di Pontasserchio.
Questa volta la vicenda è più vicina a noi, e per questo maggiormente coinvolgente.L'encomiabile approfondimento effettuato ci porta a valutazioni e conoscenze non usuali e non scontate.Di scontato c'è, come al solito, la dimostrazione dell'estrema imbecillità di ogni forma di guerra e dei comportamenti di chi dovrebbe poi scrivere la vera Storia.
Giovedì 28 alle 18.00 si terrà, presso la Villa Roncioni di Pugnano, uno straordinario evento: con la mostra Romeo e Giulietta - 1968 la Fondazione Cerratelli riapre le sue attività a San Giuliano, permettendo di nuovo l'esposizione dei fantastici costumi che rappresentano, come sottolineano il sindaco Sergio Di Maio e la vicesindaca Lucia Scatena sul Tirreno, un patrimonio culturale di inestimabile valore.
Un’edizione davvero speciale quella dell’ultimo “Sabato dell’ambiente” che, questo mese, si è svolto in collaborazione con l’evento “Puliamo il mondo” promosso da Legambiente.
Un evento anticipato di una settimana proprio per combinare le due iniziative e che, nonostante il tempo incerto, ha visto tante adesioni.
Questa domenica siamo lieti di ospitare un articolo particolare.
Un ritratto, molto diverso da quelli storici, di una persona straordinaria di San Giuliano, Nicla Menchi, scrittrice che, malgrado i 96 anni, sprigiona ancora una incredibile energia.
Il ritratto poetico è un omaggio di un'altra artista del nostro territorio, Gavia.
Ritorna, dopo la pausa estiva, la serie di articoli sui personaggi che hanno caratterizzato lo scorrere di tre secoli nell'ambito pontessarchiese.Questa volta la ricerca di Stefano Benedetti riguarda una sorta di cronaca nera, uno spaccato di vita vissuta che viene inserito nel quadro generale dell'epoca e della realtà sociale e politica.Un personaggio, Luigi Del Gratta, di cui ci siamo già occupati qualche mese fa, descrivendo la morte di Antonio Pellegrini. La visuale ora non è della vittima, ma del suo omicida.
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Venerdì 1 settembre alle 21.30 alla Chiesa di #Migliarino di San Ranieri e San Vincenzo, sarà la volta di "Concerto per Organo a Cassapanca e Flauto", con Mariella Mochi e Luca Magni, a cura dell'organaro Nicola Puccini.
In questo nuovo articolo sui protagonisti dei Mondi Naturali, Simona smette l'abito filosofico-ambientalista degli ultimi scritti, per tornare agli elementi fondamentali dell'osservazione e della descrizione di esistenze spesso brevi ma complesse, affascinanti per le interazioni e le connessioni nei vari momenti.Una descrizione a tratti anche romantica, ma senza perdere i caratteri micidiali lella competizione per la vita.Un testo bellissimo che, come dice lei, tenta di far immergere le persone nei prati. E ci riesce benissimo.
Eccoci arrivati alla nona puntata di Attraverso il tempo, la storia di 300 anni di Pontasserchio attraverso le vicende di personaggi a volte poco conosciuti, ma significativi nel rappresentare le realtà sociali o politiche dei vari tempi. Decisamente molto particolare la storia di Gladys nei suoi viaggi tra gli Stati Uniti e l'Italia con il marito italiano. A volte pensiamo che l'abitudine a viaggiare e a frequentare popoli di altri territori sia tutto sommato recente, sviluppato grazie alla facilità di movimento che il progresso ci ha dato.
Chi segue questa rubrica, che possiamo definire di articoli di fondo, sa che per il 2023 sono stati scelti due filoni di argomenti.Uno storico-sociale, che prosegue l’opera di Franco Gabbani sulle vicende della famiglia Salviati nell’800, con le biografie realizzate da Stefano Benedetti su personaggi vissuti a Pontasserchio nel corso di 300 anni, e l’altro naturistico-ambientale che, attraverso le splendide fotografie di Simona Tedesco, raccontano la vita dei mondi naturali.
E' davvero con grandissimo piacere che pubblico il profilo di questa settimana, uscito come sempre dalla penna di Stefano Benedetti, ma con un valore in più.Quello delle storie compiute, che nascono in quel passato che abbiamo preso come riferimento, ma che arriva fino ai giorni nostri, dando completezza alle vite e alle vicende dei personaggi che vengono ricordati. Ancora di più quando si racconta la storia di un emigrante, quale che ne sia il motivo all'origine. Mi unisco perciò a quanto scrive Stefano, dedicando questo articolo all'amico Leo Gargi
Il nuovo articolo di Simona si pone nel solco delle riflessioni profonde a cui ci ha abituato.
E chi ama la Natura non può che concordare con le argomentazioni e le impressioni. E' troppo evidente la mancanza di rispetto e di amore per l'ambiente che ci è stato donato e che pervicacemente cerchiamo di distruggere in nome del benessere e della comodità.
E' terminata da pochi giorni Agrifiera 2023, una manifestazione che lentamente, ma costantemente, sta crescendo e migliorando, cercando di arrivare ad una sempre maggiore espressione innovativa, come la Robotica in Agricoltura delle Fondazioni Tech Care e Arpa, e di estensione, con la presentazione del progetto CAP TERRES della Regione Toscana, che include la Francia, e con la presenza della Regione di Sucre della Colombia.
Ed è quindi molto interessante in questa biografia di Stefano Benedetti riguardante Ferdinando Gentili, il cammino storico inverso.
Ed eccoci al sesto appuntamento sulla storia di personaggi che hanno attraversato Pontasserchio, con la narrazione di Stefano Benedetti.Una lettura impegnativa per chi ci segue, adatta magari a giorni di festa, tranquilli e meditativi.Una storia che riguarda molto poco il nostro territorio, se non per quello che ci ha lasciato, una tomba molto particolare nel cimitero di Pontasserchio.
Ma una straordinaria occasione per aprire uno spaccato sulla società mitteleuropea dell'800
Va riconosciuto che Simona Tedesco non smette di sorprendere. Questo inedito connubio tra le immagini del mondo animale e la filosofia interpretativa dei comportamenti delle varie specie dà incredibili spunti di riflessione, anche per il confronto dello sviluppo tra esseri umani ed esseri animali. E certamente quelli che erano i comportamenti dell'umanità agli albori non era molto diversa da quanto vediamo oggi in natura.
Facendo violenza alla prassi della cadenza mensile degli articoli sulla storia di personaggi che hanno attraversato Pontasserchio, anticipiamo il quinto appuntamento con la narrazione di Stefano Benedetti.E lo facciamo con le vicende di una Donna, non famosa, non di famiglia nobile, ma semplice, povera, di cui non si legge nei libri di storia, ma soltanto attraverso il freddo linguaggio degli atti amministrativi.
E' la volta, in questa serie di articoli che ricorda un'ampia fetta di storia di Pontasserchio, di un personaggio probabilmente del tutto sconosciuto.
Daniele Contino ha trascorso solo un anno a Pontasserchio, ma è una figura ideale per offrire uno spaccato della vita sociale e perfino religiosa alla fine del 1800, ormai agli albori del '900.Interessante è la descrizione dei luoghi a quel tempo, così diversi da ora, ma ancora perfettamente riconoscibili, come la presenza di una religione non ortodossa e molto attenta ai problemi sociali e politici
Venerdì 24 marzo, nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo Daniela Settesoldi di Vecchiano, si è svolto l’incontro dal titolo “Sul romanzo Sostiene Pereira, una lezione e un dialogo con gli studenti”. Sono intervenuti il Dirigente Scolastico Paolo Gori, la professoressa e saggista Eleonora Conti, il sindaco Massimiliano Angori e l’assessore alla cultura e all’istruzione Lorenzo Del Zoppo. L’evento ha avuto una sua colonna sonora. Gli studenti hanno preso la scena e sono stati protagonisti.