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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . bugiardo seriale e poco informato, te lo prendi .....
. . . bisogna perlomeno arrivare al sole di maggio .....
. . . il fatto che È l prima volta che viene presentata .....
. . . che il senatore Matteo Renzi dice e fa quella .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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da Jessy Taylor
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Cara mamma amica zia donna
sorella compagna nonna
che non porti d'abitudine
il tacco a spillo
ma guardi a fronte alta
il mondo con dignità. . . .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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23/10/2011 - 10:51

La nostre tante paure generano rabbia e indignazione. Spesso queste si traducono in atti singoli, disordinati, inutili che rischiano di farci chiudere sempre di più in noi stessi. L’indignazione, come anche la speranza, vanno invece tradotti in azioni, in partecipazioni, in progetti, in proposte sicuramente più difficili ma più utili per noi e per gli altri.

“Per noi” dice saggiamente Pietro Ingrao” indignarsi era tutt’uno con l’impegnarsi!"

Questo è il segreto, riuscire a trasformare la nostra rabbia in passione civile.

none_o

16/10/2011 - 10:34

Il nostro patrimonio artistico e naturale è in grande pericolo.

Il Governo guarda da un’altra parte, le amministrazioni locali sono combattute fra difficoltà economiche e pressioni speculative di grandi gruppi privati, il nostro futuro come paese turistico è incerto per mancanza di fondi. Ancora una volta sono i cittadini chiamati ad intervenire con il loro sostegno.

In fretta perché se rimaniamo troppo a guardare fra poco non ci resterà più niente da guardare.

none_o

9/10/2011 - 10:39

Il tempo non è più.

Lo conoscevamo e lo accettavamo senza drammi e senza affanni. Si invecchiava dolcemente perdendo in salute e bellezza quello che acquistavamo in saggezza. I nonni erano nonni, i bambini erano bambini, e soprattutto si comportavano da bambini. Ora non lo sappiamo più, vedendo nonne che sembrano giovani mamme e bambini che sembrano vecchi adulti. Stiamo percorrendo la strada giusta? Il futuro appare sempre più impegnativo e preoccupante. Si stanno perdendo anche i sogni, oramai costretti in un eterno presente.

none_o

3/10/2011 - 0:03

Una nuova epidemia sta scuotendo il mondo. Non solo gli strati più poveri della popolazione mondiale, le nazioni meno evolute, il sud del mondo, ma anche gli stati più ricchi, quelli dalle economie apparentemente indistruttibili che pensavano di essere immuni da questa malattia.Una malattia spesso subdola, con sintomi nascosti, difficilmente percepibili, come una specie di tumore che alla fine si manifesta con effetti devastanti e letali.

E’ la nuova peste, la peste del XXI° secolo.

none_o

25/9/2011 - 11:02

"È l'umore di chi la guarda che dà alla città di Zemrude la sua forma. Se ci passi fischiettando, a naso librato dietro al fischio, la conoscerai di sotto in su: davanzali, tende che sventolano, zampilli. Se ci cammini col mento sul petto, con le unghie ficcate nelle palme, i tuoi sguardi s'impiglieranno raso terra, nei rigagnoli, i tombini, le resche di pesce, la cartaccia. Non puoi dire che un aspetto della città sia piú vero dell'altro, però della Zemrude d'in su senti parlare sopratutto da chi se la ricorda affondando..

none_o

18/9/2011 - 11:30

Ci sarebbe da sorridere se non facesse rabbia. In questo momento di crisi economica e sociale pare che il principale problema del Paese, e quello più urgente, sia quello di bloccare le intercettazioni telefoniche. Ne va di mezzo l'economia forse, o il lavoro, lo stato sociale? No, solo per coprire le nefandezze di personaggi politici corrotti e amorali, di cui speriamo di liberarci al più presto. I motivi della mia contrarietà alla legge che le vuole imbavagliare.

none_o

11/9/2011 - 18:49


Dominanti o dominati,  sembra la tendenza prevalente di questa nostra società, a cui sembra di non potere sfuggire.

Tendenza che avvolge le relazioni con le persone, con gli oggetti, con l'ambiente in cui viviamo.

Eppure si avverte sempre più impellente la necessità di costruire un'alternativa reale che ci offra la possibilità di resistere e di mettere in moto un cambiamento.

none_o

4/9/2011 - 10:42

Dopo mesi di gossip ininterrotto siamo affondati, sprofondati finalmente nella consapevolezza della crisi. Una crisi che c’era, e si vedeva già dalle condizioni di incuria  del territorio, dalle difficoltà delle amministrazioni locali, dai problemi delle famiglie. Mancanza di fondi, ed ora finalmente si scopre che l’evasore fiscale non è un furbastro da imitare ma un parassita da condannare. Finalmente si fanno spots televisivi, manovre di contenimento. Manca solo un altro passo: la realizzazione di una vera coscienza civica.

none_o

28/8/2011 - 8:33

L’estate sta finendo… e un anno se ne va! Un brutto anno per il nostro Paese dove le ombre hanno superato di molto le luci. Ecco una carrellata di notizie, buone, cattive, curiose, volgari tutte concorrenti a dare l’idea di una Italia disordinata, piena ancora di privilegi, di ingiustizie, dove oramai la finanza e il denaro hanno sopraffatto non solo i cittadini ma anche la politica. Ecco la nascita del decalogo per donne sole, la proposta della scomparsa delle feste laiche, i privilegi della casta. Che sia tutta colpa dei rom??

none_o

22/8/2011 - 7:58

Questo spazio per un libro. Un libro sul più cattivo degli uomini, nientemeno sul capo assoluto dei famigerati talebani, il Mullah Omar. Imprendibile, invisibile ma che riesce dal suo nascondiglio segreto e con poche armi a tenere testa da dieci anni all’esercito più potente e tecnologico del mondo. Ma è proprio così? Questo libro parla della sua figura, della sua storia e di quella del suo popolo mettendola a confronto di quella ufficiale. Una lettura molto utile per capire meglio. 
 

none_o

21/8/2011 - 20:28


L'estate sta finendo...ma fa ancora molto caldo. Sotto l'ombrellone con gli occhi persi nella distesa del mare, i pensieri si muovono liberi, qualcuno si affaccia e se ne va, qualche altro entra prepotente, fino a che iniziano a mettersi in fila, si connettono e trovano un filo, un trait d'union leggero, forse un po' frivolo...ma d'altra parte il luogo non permette di andare oltre.

none_o

14/8/2011 - 17:42

“E' un mondo difficile, è vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto” (Tonino Carotone: Me cago en el amor). Cosa spinge i ragazzi inglesi a scendere in strada, sfasciare negozi, incendiare auto e scontrarsi con la polizia? Vandali, imbecilli o il prodotto di una società che dovrebbe urgentemente interrogarsi su se stessa, sui propri meccanismi, sullo stadio in cui è arrivato oggi il capitalismo? Insieme agli emarginati delle periferie cosa ci fanno quei ragazzi dagli occhi chiari con gli abiti, le scarpe firmate e i loro Blackberry?

none_o

7/8/2011 - 11:00

Hanno ucciso il desiderio!

Lo hanno imprigionato, sconvolto e trasformato in semplice bisogno. Un bisogno costruito a tavolino, un bisogno facile di cose acquistabili in comode rate. Il desiderio vive di rappresentazioni e non di cose ma queste non fanno mercato. Il bisogno è più conveniente, si può esaudire in fretta senza dover perdere troppo tempo a pensarlo, a desiderarlo,  a godere del pensiero.

Ma allora, senza più desideri cosa si può chiedere alle stelle?

 

none_o

31/7/2011 - 17:13

Ma esiste veramente una razza padana? Una razza eletta, bella, intelligente e laboriosa che non vuole confondersi con quella mediterranea dagli occhi neri e dalla pelle scura? Con quei terroni meridionali che vivono a spese del laborioso Nord? Pare di si, almeno secondo le dichiarazioni della recentissima Miss, bionda e bella ma alquanto carente nella conoscenza della nostra storia e del nostro passato. Una razza quindi selezionata come quella per i cani dove conta solo la bellezza, l'intelligenza è secondaria.

none_o

24/7/2011 - 10:22

Esiste anche una terza Italia? Pensiamo proprio di si. Un Italia minore, ma non perchè meno importante, oppure elitaria, o forse anche un po' snob. Un'Italia minore semplicemente perchè non fa notizia, non passa sui media se non in occasioni particolari, non produce audience. E' un' Italia diversa che opera in silenzio, che appare poco ma che invece conta molto perchè dovrà essere quella del futuro, quella responsabile e che sa scegliere. L'unica che ci potrà salvare. (Trilussa)

none_o

17/7/2011 - 18:07

E’ un’Italia a due velocità. Chi ha così tanto da potersi permettere spese voluttuarie addirittura offensive per chi vive del proprio lavoro e chi si avvicina sempre più al margine della povertà. Spese voluttuarie per la medicina estetica spinte ormai oltre il limite della decenza e del decoro e con una età che si abbassa sempre più ed il coinvolgimento di entrambi i sessi. Una forbice di reddito che la politica non riesce ad affrontare e con sacrifici da cui si chiama sempre fuori.

none_o

10/7/2011 - 12:13

E’ cambiato il modo di divertirsi. E’ cambiato, senza che noi ce ne accorgessimo, anche il tempo in cui divertirsi. Sono cambiati i giovani, è cambiato il mondo e forse tutti noi siamo un po’ in ritardo nel mettere in opera quella consapevolezza e quelle iniziative per conciliare il cambiamento di costume che si è verificato in questi ultimi anni. E’ urgente fornire alternative ai nostri giovani che rimangono, pur nello sfascio della nostra società, l’unica speranza per il nostro futuro.

none_o

3/7/2011 - 9:55

Di nuovo siamo alle prese con le intercettazioni. Il problema principale del paese secondo l'ultimo intervento del nostro Premier. Non il lavoro, la scuola, la ricerca, i precari, l'economia, la crisi finanziaria. No, la necessità di potere parlare liberamente al telefono e fare i propri affari senza che nessuno ti possa sentire ( e giudicare).

Come l'affare P4 o la conversazione dei due imprenditori dopo il terremoto dell'Aquila. Gli affari prima di tutto!

none_o

26/6/2011 - 12:01

Esistono guerre spettacolarizzate e guerre invece nascoste. Sono esattamente uguali, ci sono le armi, ci sono i morti, ci sono le sofferenze delle inermi e passive popolazioni civili. Ma c’è una classifica da rispettare e non tutte hanno il visto delle grandi potenze occidentali. Visto spesso condizionato non tanto dalla quantità dei morti sul terreno ma da quello dei pozzi petroliferi o delle materie prime possedute. Solo allora i media possono intervenire e la guerra, solo allora, esiste.

none_o

19/6/2011 - 11:42

Il problema del giusto contributo allo Stato per il mantenimento dei servizi è problema che viene da lontano. I massimi contrinbuenti sono proprio quei lavoratori dipendenti su cui maggiore è la ricaduta della grave crisi economica. Evasione fiscale, lavoro nero e disequilibrio fra tassazioni di lavoro e di capitale stanno diventando i capitoli di scontro dei prossimi mesi fra le forze politiche. Un ingiustizia di fondo che dovrà comunque essere colmata.

none_o

11/6/2011 - 9:11

C'è chi dice si, c'è chi dice no. Un esercizio di democrazia fondamentale per un popolo che si consideri libero. Non andare a votare significa perdere un po' della nostra libertà, abdicare ad un diritto fondamentale che poi è anche un dovere: quello di dover decidere. Un vero atto di democrazia partecipativa che è merce rara nel nostro paese dove la classe politica sembra distratta da ben altre faccende che spesso poco hanno a che fare con la vita reale dei cittadini.

none_o

5/6/2011 - 10:53

Forse siamo alla fine di un ciclo. Le ultime lezioni amministrative sembrerebbero proprio indicare questo. La situazione di attesa prolungata sembra arrivata alla fine. I cittadini appaiono stanchi delle promesse e degli scandali e sotto l’effetto di una grave crisi economica e sociale fanno sentire forte la loro voce. E’ la stessa idea di un certo tipo di società che sta andando in crisi. Forse siamo proprio all’anno zero.

none_o

29/5/2011 - 16:52

Cosa ci può essere di più grave per un padre di famiglia che perdere il posto di lavoro? Con il lavoro oltre al reddito si perde la dignità, si perde praticamente il futuro. Si diventa uno scarto, un rifiuto, una cosa inutile. Se poi chi lo perde non è più tanto giovane si entra in un limbo da cui non si riesce più ad emergere. Né carne né pesce, a causa dell’età non più giovane, nè occupato né pensionato. Così, esattamente: uno scarto.

none_o

22/5/2011 - 10:03


Dopo decenni di supremazia di tipo bulgaro il Partito Democratico a Vecchiano stavolta ha veramente tremato. Un nuova e giovane formazione politica alternativa, con una appassionante rincorsa durante la quale ha raccolto una schiera di eterogenei personaggi, ha rischiato veramente di ottenere un risultato storico. E’ dovuto scendere nuovamente in campo il vecchio Lunardi, una medicina amara ma necessaria, per non capitolare.

none_o

15/5/2011 - 10:14

Ci sentiami liberi ma spesso non lo siamo. E' una prigionia poco appariscente, impalpabile ma consistente, che ci indica modelli e mode, scale di valori. Molto è dovuto alla perdita di consapevolezza individuale e alla oramai inconsistente forza delle masse, la forza del popolo che sta perdendo la sua voce, sfilacciato e disorientato. Televisione e religione sono oramai, purtroppo,  i soli punti di riferimento rimasti per costruire le nostre idee.

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