Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
di Trilussa
"Cari lettori, sappiate che sono una ragazza di 12 anni ero a scuola con Filippo ma non in classe sua. Sono comunque rimasta con le lacrime sul viso quando
di Trilussa
Comperiamo di più, ma abbiamo di meno. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma molto meno tempo. Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza,
di Trilussa
Mi è molto piaciuto l’articolo di Madamadorè sulle parole come testimonianza diretta del cambiare del nostro tempo, del mutare della nostra società, che ho avuto il desiderio di rimanere in argomento,
di Madamadoré
Parole, solo parole. Da quante parole siamo assaliti ogni giorno. Parole scritte, dette, pensate, sussurrate, urlate. Parole che ci servono per raccontare raccontare la vita, processi e prodotti,emozioni e stati d'animo
di Trilussa
"Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente" (Indro Montanelli). "Un paese ci vuole….Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra
di Trilussa
Una scena purtroppo non nuova negli ultimi tempi nel nostro paese. Due persone che litigano, un uomo e una donna che si vedono in lontananza ripresi da una telecamera di sorveglianza. Siamo alla stazione di Anagnina
Siamo nati e siamo vissuti nella consapevolezza di condividere con tutti gli altri cittadini del nostro paese alcuni valori universalmente accettati
di Trilussa
Sull’isola di Pianosa non c’è niente. Solo un carcere in abbandono, qualche casa male in arnese, poche stradine malmesse e non asfaltate, nessuna macchina ma solo tre cavalli per fare il giro dell’isola.