Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
«L'elezione di due figure di qualità come Laura Boldrini e Piero Grasso alla guida dei due rami del Parlamento dimostra che quando il centrosinistra non gioca di rimessa, aspettando i movimenti dei 5 Stelle, ma fa delle proposte credibili vince e convince».
Lo scrive Matteo Renzi nella sua newsletter. «Purtroppo questo - aggiunge - non significa che i numeri ottenuti diano la garanzia di formare il governo. Ma la logica di andare all'attacco e non restare chiusi in difesa, regalando il gioco a Beppe Grillo, mi pare funzioni».
«Aggiungo - scrive ancora Renzi - che a mio giudizio la vera novità parlamentare di queste elezioni, mi sono sgolato invano per dirlo, è il profondo rinnovamento che ha avuto il gruppo parlamentare del Pd.
hanno parlato in pochi, visto che la visibilità mediatica è stata tutta altrove. Ma il gruppo del Pd è fatto da persone che sono in larga parte davvero molto interessanti. Dunque, speriamo bene». «L'Italia - sottolinea il sindaco di Firenze - ha necessità essenzialmente di due cose: un gigantesco piano per il lavoro e una riforma della politica e della burocrazia. Un Governo che libera posti di lavoro e riduce i posti della politica - suonerà demagogico, per carità - può restituire un minimo di fiducia verso la cosa pubblica.
Paradossalmente con questo Parlamento potrebbe essere più semplice che con altri. Questo momento potrebbe trasformarsi nella più grande occasione che la politica ha da vent'anni per cambiare se stessa. Ecco perchè ho chiesto di mettere il lavoro al centro non come frase usurata ma come concreta creazione di opportunità».