Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
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" Io non ho avuto la fortuna di nascere e vivere a Migliarino, ma ho avuto la fortuna di conoscere e sposare una Migliarinese molto attaccata alle sue radici, tanto da far diventare Bocca di Serchio il nostro luogo del cuore.
Purtroppo la vita ci ha fatto allontanare per tanto tempo da questo scrigno della natura.
Però da quando sono andato in pensione, mia moglie ed io, abbiamo ricominciato a frequentare Bocca di Serchio e Marina di Vecchiano.
Lei Gabriella, mi parlava sempre di quanto era bello da bambina andare a passare l’estate con famiglia e amicizie sulla spiaggia dove oltre all’acqua pulita bastava scavare un poco con le mani sul bagnasciuga per trovare le arselle per farci la zuppa e mangiarla il giorno dopo al mare.
Andavo al mare si, però mi stendevo sull’asciugamano senza sentire il bisogno di tuffarmi in acqua, ma da quando cominciai ad interessarmi della pesca dell’arselle tutto cambiò decisamente in meglio.
Conobbi Franco Frosini il quale mi indicò Bruno Baglini per farmi fare un bell’arsellaio artigianale, iniziai così a pescare e ad amare l'acqua del mare, ogni anno aspetto con ansia il ritorno della bella stagione,la mattina appena fa giorno salto giù dal letto e via al mare, quando con la muta, cappello e rastrello entro in acqua e canto il mio rito scaramantico: All'alba Vincerò!!! sperando di pescarne più degli altri.
In mare è bello dialogare con gli altri pescatori e con l’amico Bruno, guardandoci intorno, circondati dallo scenario delle Apuane e l’Eden di Marina di Vecchiano ci diciamo:ma chi sta meglio di noi!,si gode come paperi allo sciaverno e ci sentiamo padroni del mondo, lui però deve stare attento a non bagnare i fiammiferi (il cappello).
Dopo pescato mi rilasso chiacchierando con tanti piacevoli amici conosciuti sulla spiaggia. Passare l’estate a Marina di Vecchiano è come vivere una seconda vita, il fisico si disintossica e lo spirito si ritempra, e così sarà finchè la salute me lo permetterà."
Rodolfo Palla