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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ecco la lista di Vicopisano in Cammino.
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di Umberto Mosso
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di MARIAROSARIA MARCHESANO (Il Foglio)
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di Vittorio Ferla
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Di Alexia Baglivo
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
San Giuliano Terme
La Segretaria del PD: ora ci attende la sfida più importante

12/3/2014 - 23:17

comunicato stampa 12 marzo 2014
LA SEGRETARIA DEL PD: ORA CI ATTENDE LA SFIDA PIU’ IMPORTANTE
Domenica 9 marzo si sono svolte le primarie della coalizione di centrosinistra che hanno visto competere per il ruolo di candidato a sindaco, Alessandro Betti (PD), Sergio Di Maio (PD), Franco Marchetti (SEL).
Si sono recati a votare 2602 cittadini e il consenso maggiore è stato espresso a favore del candidato del Partito Democratico, Sergio Di Maio.
Sergio Di Maio, quindi, sarà il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra per le amministrative di maggio.
A questo proposito il commento della segretaria Daniela Andreotti subito dopo l’esito dello scrutinio: “una buona affluenza, ringrazio pertanto tutte le cittadine e tutti i cittadini che hanno scelto di partecipare alle primarie e che hanno creduto nel Partito Democratico.

Le mie congratulazioni a Sergio per il risultato raggiunto e un ringraziamento ad Alessandro e Franco per il loro contributo.

 Ringrazio altresì le forze politiche della coalizione che hanno condiviso con noi questo percorso nella consapevolezza piena che da domani lavoreremo tutti per sostenere con forza e determinazione il nostro candidato. Ci attende ora la sfida più importante, vincere le elezioni amministrative, traguardo raggiungibile a partire dall’impegno comune nel mantenere l’unità del partito, obiettivo che è stato e che sarà priorità fino alla fine del mio mandato.”

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16/3/2014 - 7:43

AUTORE:
Ludmilla

Bravo, complimenti per la profonda valutazione. Comunque, visto che ci sei, i ceri portateli voi a Montenero, stavolta ne avete bisogno.

15/3/2014 - 18:14

AUTORE:
Iscritto

Cara Ludmilla, noi siamo pronti, il problema tuo è che forse ceri, che forse non ci sei più e ti garberebbe, ma un ci sai andare

14/3/2014 - 13:50

AUTORE:
Politologo

Concordo con te sulla necessità di cambiamento, un po' meno sulla vittoria facile del PD.
Ho la netta sensazione che ci saranno delle sorprese da parte delle liste civiche: quelle neonate toglieranno voti ad entrambi gli schieramenti, ma in misura maggiore alla sinistra. Anche i grillini stanno cercando di organizzarsi, anche se sembrano un'armata Brancaleone che sta cercando di capire cosa farà da grande; qualora vi riuscissero, anche loro porteranno via voti ad entrambi gli schieramenti in misura a mio avviso paritetica.
Forza Italia, il Nuovo Centro Destra, Fratelli d'Italia e l'UDC non dicono niente di nuovo, sono stati inesistenti in politica come sul territorio e non hanno figure carismatiche da proporre, diciamolo con chiarezza. La sorpresa potrebbe invece venire dalla lista civica Cittadini e Territorio, proprio per la capacità dimostrata dal suo coordinatore Nizzoli di sapersi muovere bene in tutte le ideologie, sia di destra che di sinistra.
Sostenitore di un governo di larghe intese che porti fuori dalla palude, il Nizzoli, che io conosco bene, viene definito dagli amici un fascista di sinistra, oppure un comunista di destra, sempre in tono scherzoso, naturalmente.
Io sono livornese, di sinistra convinto, ma non posso negare di essere d'accordo in molto di quello che dice, dalla promozione turistica al recupero ambientale, dallo sviluppo imprenditoriale alla creazione di posti di lavoro.
Cittadini e Territorio è nata sicuramente in un ambiente di destra, basta pensare che uno dei suoi rappresentanti in consiglio è Luvisotti; ma ora che quest'ultimo ha annunciato di ritirarsi dalla politica, ecco Nizzoli che candida per la prossima consultazione elettorale un uomo di sinistra, Nicosia, ex PD, ed "apre" senza mezzi termini a tutti gli scontenti, promuovendo un governo del fare ed annunciando un programma "fuori dal comune" per le elezioni comunali.
In più, sta organizzando conferenze in cui espone progetti che non hanno un colore, ma aventi come primo pensiero i cittadini ed il territorio; io aggiungerei anche un progetto imprenditoriale di ampio respiro, pragmatico e lungimirante.
Questa è la mia analisi, soggettiva quanto vi pare, ma è da questa lista civica che il PD deve guardarsi.
E ti dirò di più, da uomo di sinistra mi piacerebbe metterli alla prova

13/3/2014 - 22:06

AUTORE:
CCP

Sarà vittoria facile come le altre volte, sebbene le percentuali siano continuamente in calo o forse e' la volta buona per il cambiamento. Io mi auguro la seconda, da sempre sono un sostenitore dell'alternanza e a San giuliano dopo 60 anni di alternanza ce ne sarebbe un gran bisogno. Dovete scendere un giro e tornare tra la gente per capire quello che chiede. Complimenti all'assistente del Di Maio per la critica feroce e libera fatta all'attuale direzione del PD Sangiulianese ferma a logiche antiche e piena di risentimenti.

13/3/2014 - 22:04

AUTORE:
Laniccio de monti

... e non dici niente.

13/3/2014 - 20:02

AUTORE:
LETTORE DELLA VOCE di sinistra

Considerando che SGT ha circa diciottomila votanti oltre al fatto che potevano votare i sedicenni e i cittadini stranieri, vi siete resi conto del flop che queste primarie sono state?visto che sono andati a votare poco meno di duemilaseicento persone su una coalizione formata da 4 partiti (PD,PSI IDV e SEL)Secondo me i candidati sono stati poco rappresentativi dei cittadini e non sono stati capaci di riavvicinare i cittadini alla politica. Se fossi nei panni della signora ANDREOTTI non dormirei sonni tranquilli(politicamente parlando).un saluto

13/3/2014 - 15:35

AUTORE:
Ludmilla

Preparatevi a ricevere grandi sorprese, il "monolite" rosso si è sgretolato, ora vincerà chi presenterà il programma migliore con i relativi tempi di realizzazione, è finito il tempo delle promesse che una volta eletti mettete nel cassetto.
Dovrete dire: entro giugno faremo questo, entro dicembre quest'altro, entro due anni quest'altro ancora e se non ci riuscite dovrete dire perchè, di chi è la colpa e procedere alla sostituzione di chi non è stato all'altezza del compito.
11 ... 12 ...credici!!!

13/3/2014 - 11:11

AUTORE:
Alessio Pierotti

Nelle ultime tre settimane sono stato impegnato a fianco di Sergio Di Maio per sostenere la sua candidatura a sindaco per la coalizione di centrosinistra. Dopo la vittoria di domenica scorsa, penso sia giunto il momento di fare alcune riflessioni generali su questa esperienza. Purtroppo la sensazione che ho avuto durante la campagna elettorale è che nel PD sangiulianese il senso di appartenenza, ad un circolo così come ad una linea di pensiero, è un carattere ancora molto forte e interiorizzato. Il risultato di questa condizione è, al di là delle forme, uno scarso spirito di cooperazione e una forte tendenza alla critica interna. Quest’ultima purtroppo non è proposta spesso come analisi razionale volta all’approfondimento e alla formazione e indirizzata alla costruzione di nuovi percorsi ma come esercizio di ostruzionismo: la mera frapposizione di ostacoli elevata a metodo di lavoro. Si parla spesso di rinnovamento e della necessità di trovare nuovi equilibri con l’elettorato, ma è evidente che esiste uno status quo che produce una grande resistenza. Il nostro partito sembra ancora vivere di persone che frequentano la politica da troppo tempo e che quindi sono legati a schemi oggi superati o da persone che ritengono questi schemi comunque praticabili (penso a certe presunte volpi ‘renziane’ e a certi attori della campagna elettorale, dell’una e dell’altra parte s'intende), con processi spesso opachi dove si tende a nascondere i pensieri per poi magari lasciarli trapelare attraverso luoghi e canali non deputati e quindi sempre ritrattabili in caso di contestazione. Probabilmente è mancato un progetto che mirasse più alla costruzione di un gruppo coeso disposto a sperimentarsi nella politica locale che ad appagare quella necessità di visibilità che purtroppo impregna ancora la politica. La stessa critica mossa da alcuni compagni nell’avventura della campagna elettorale verso le primarie è indice che il PD sangiulianese deve ancora maturare. Le primarie aperte, il modello scelto dal PD, hanno almeno due vantaggi: quello di creare mobilitazione negli iscritti, creando momenti di partecipazione incisiva alla vita del partito o della coalizione, e quello di interessare e quindi influenzare l’opinione pubblica. Inoltre le primarie permettono di rafforzare l’immagine, le doti e le potenzialità dei candidati, magari poco noti, (con conseguente premio elettorale alle successive elezioni: il cosiddetto “premio di bravura delle primarie”), di conoscere l’orientamento politico degli iscritti e dell’elettorato e di risolvere in modo efficace e democratico le dispute interne. Proprio quest’ultime sono un nodo focale della gestione delle primarie. Il principale rischio delle primarie aperte non è tanto, come hanno suggerito molti, il voto degli ‘infiltrati’ (gli elettori dei partiti o delle coalizioni avversarie che partecipano alle primarie di altri con l’intendo di inquinarne l’esito: in Italia questo disturbo ha pesato, almeno fino ad oggi, in percentuale minima e assolutamente non significativa. Più importante, soprattutto a livello locale, il peso degli ‘intensi’, ovvero quella parte dell’elettorato di un partito o di una coalizione con posizioni politiche più marcate e meno moderate rispetto ai candidati e che quindi tendono a esprimere voti di rottura). Il principale rischio delle primarie è la pubblicizzazione del dissenso. La nostra vicenda a proposito è stata illuminante: il senso di appartenenza di cui dicevo prima ha creato situazioni di imbarazzo che hanno, secondo me, indebolito il partito in vista delle prossime elezioni amministrative. Il problema è quindi riuscire a ricostruire una identità di base del partito, in cui possano convivere in ottica di confronto costruttivo e non di contrasto le diverse anime che lo animano, evitando quell’identità fluttuante, in balia delle mode del momento o delle tendenza dei diversi circoli, che sebbene utile a prendere voti di opinione o di parte tra gli iscritti di fatto ci indebolisce verso l’elettorato.

13/3/2014 - 9:51

AUTORE:
Gigino

Comunicato freddo, laconico, distaccato, privo di entusiasmo.
Candidato sbagliato?