Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
A parte la mano da orefice incisore orologiaio ginecologo pianista mancato, uno strano strumento lo so usare anch’io.
Già, perché quel ricciolo nero è stato per lungo tempo uno strumento medicale ormai doverosamente abbandonato.
Quanti di Voi lo conoscono e lo hanno toccato?
Amico Meghe non mi riferisco a te!
L’ho trovato, o meglio ritrovata, in un fossetto di scolo vicino casa e la curiosità mi ha spinto ad “adottarla” e farla conoscere ai nipoti.
Dopo il primo morso alla mia manina, dove l’incosciente animaletto ci ha rimesso uno dei tre denti, il proteiforme si è sbizzarrito in contorsioni, giravolte, allungamenti e restringimenti che hanno meravigliato i familiari:
la moglie: trugolo!
la nuora: bambini non lo toccate!
il figlio: babbo fai schifo!
i nipoti: nonno ti ha fatto male? Posso prenderlo anch’io?
E così la Mignatta della Storrigiana, da non confondere con le mignotte della Traversagna, ora è in attesa del suo pasto semestrale con il suo incredibile metabolismo e mi sa tanto che se non trova uno sventato padulaio a gambe nude nel fosso, cosa improbabilissima, dovrò farmi fare un salassetto, tanto di sangue ce ne ho in abbondanza!
p.s - ma lo sapete che nei tempi passati c’erano delle povere persone che di mestiere facevano i “mignattai”?
Secondo me o erano orfani o vedovi data la repulsione che le donne hanno per le Sanguisughe!