Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Nell’ultimo consiglio dell’anno, tenutosi lo scorso 27 Dicembre, abbiamo analizzato ed è infine stato approvato il bilancio di previsione 2017-2019 per l’ente comunale di San Giuliano Terme.
Come forza di opposizione, anche in virtù delle difficoltà determinate dalla revisione del sistema di contabilità dei bilanci comunali, ma soprattutto in ragione dei tempi ipercontingentati con cui è stato possibile provvedere ad un’analisi attenta dei conti (15 giorni scarsi, irragionevolmente esclusi dalla rappresentanza in commissione bilancio e per di più con un consiglio inserito fra le feste), abbiamo deciso di portare in sede di discussione, diligentemente e coerentemente, una serie di ordini del giorno di accompagnamento alle delibere del bilancio ed in tema di TARI che fossero da stimolo per alcune priorità strategiche sulle quali non abbiamo mai ritenuto possibile soprassedere.
Il punto centrale della nostra rivendicazione è stato il richiamo alla sentenza della corte costituzionale n. 275/2016 che finalmente ristabilisce la preminenza dei diritti della persona e li dichiara ineludibili anche a dispetto di imposizioni o alchimie di bilancio. Un terremoto, insomma, a dispetto dell’articolo 81 della Costituzione, quello che introduce il pareggio di bilancio e che da sempre ci vede opporci ad una forzatura palesemente incostituzionale.
Non solo abbiamo ritenuto di voler dar voce a quanto finalmente la suprema corte ha sancito, ma abbiamo anche portato un numero notevole di atti di indirizzo in materia di rifiuti, per l’efficientamento degli edifici scolastici, per l’acquisto preferenziale di prodotti provenienti dal ciclo delle materie prime seconde negli approvvigionamenti dell’ente, per introdurre forme di facilitazione nei regolamenti comunali e nelle tariffe oltre che nella fruizione dei mezzi di trasporto pubblici per le categorie di lavoratori e lavoratrici che pagano il prezzo di una crisi ormai quasi decennale e consumata per intero proprio sulle loro spalle. Abbiamo cercato di dare concretezza alla necessità di corrispondere un salario equo e bilanciato a parità di mansione per i lavoratori e le lavoratrici che svolgono per conto del comune lavori ormai esternalizzati.
Tutto questo l’abbiamo fatto nell’ottica di correggere il tiro di quanto l’amministrazione ha fatto e si impegna a fare nel prossimo triennio.
L’impegno della Giunta Di Maio, che non abbiamo disconosciuto, rischia di essere un pannicello caldo proprio oggi che, fuori dal palazzo, la realtà assume i contorni drammatici della macelleria sociale che le politiche liberiste hanno scientemente determinato.
Vorremmo si apprezzasse il nostro lavoro teso a non far rimanere scoperta, vista la coperta ormai cortissima, quella fascia di popolazione ormai quasi completamente privata della rappresentanza. Quei cittadini e quelle cittadine che, però, hanno reclamato a gran voce il diritto a non farsi sottrarre i pochi spazi democratici che ancora gli restano. Un segnale forte e chiaro che in molti, dopo il 4 dicembre, stentano ancora a rispettare.
Efficace o meno, giusto o sbagliato, il nostro lavoro era finalizzato a questo.
La ricostruzione di come è andata, il recepimento o meno di quelle istanze, ormai è un atto ufficiale del consiglio di cui vi riportiamo in breve l’esito.
Non mancheranno le grancasse della propaganda per suonare e cantare tutt’altra musica.
Post scriptum
In allegato cinque dei sette o.d.g. presentati dal gruppo consiliare de L'Altra San Giuliano: i primi due sono stati approvati dal Consiglio, gli altri cinque respinti.