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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Pisa, 17 marzo
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Comune di Vecchiano
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Vallo a far capire al cavolo riscaldato e garzone ritornato .....
. . . lo diceva anche il grande Totò che è la somma .....
. . . . e Calenda Carlo ha rimasto solo. . .
. . .....
. . . in tv c'era uno che diceva che tanti elettori .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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Io e Sandro
di Ovidio Della Croce

22/1/2017 - 12:27

Io e Sandro

A Sandro Marianelli non sarebbe piaciuto. Lo hanno detto sia Sonia Pieraccioni che Lorenzo Marianelli. Lui sarebbe stato contrario a un incontro fatto di tantissimi suoi amici per ricordare i molti aspetti della sua personalità. Ma forse non è giusto parlare a nome di chi non c’è. Il fatto è che questo incontro l'altro ieri c’è stato, è stato bello e commovente, ironico e pieno di ricordi, musica e video. Nel ricordo non è mancato anche qualche momento di allegria. Ascoltare i ricordi di tanti amici, colleghi e studenti su Sandro, ascoltare alcuni suoi scritti letti ad alta voce e rivedere un suo video, “Licia e Faliero”, ha lasciato ancora un po’ sbalorditi e ammirati anche chi non da ora ha cominciato ad apprezzare i suoi lavori.

È cominciato con Make Me A Pallet On Your Floor cantata dal figlio Lorenzo, da Betta e dal maestro Del Vecchio. “A occhio il più bel pezzo del concerto”, commentava Arbauz appena due anni fa alla presentazione dell’album Roots dei Betta Blues Society.

Di seguito ciò che mi sono appuntato, che ha seguito il filo “l’uomo, l’insegnante, lo storico, lo sportivo” e che forse si può riassumere nel titolo “Io e Sandro”, di stampo proprio del Marianelli, come ha ricordato Valentina, una sua ex alunna: “Era un Professore con la P maiuscola, ci ha insegnato a scrivere e a parlare correttamente in italiano, che non è poco di questi tempi, ci ha educato a convivere pacificamente, ci diceva che si può parlare civilmente anche delle cose che non ci piacciono. Suo il tipico titolo di tema Io e… Lui diceva: Per esempio, se dovessi svolgere il tema Io e Italia 1, potrei scrivere una sfilza di cose che non mi piacciono”. Valentina aggiunge: “Ci ha insegnato a goderci un film, a esprimere la nostra curiosità”.

Raffaello Campani, commentatore con lo pseudonimo Cervetto delle “Cronache di un prof. tifoso” a firma Arbauz sulla “benemerita Voce del Serchio”, ha ricordato un aspetto di “Sandro uomo dal multiforme ingegno”, “l’aspetto calcistico, che però non consideravamo sportivamente in quanto tifosi del Pisa, e comunicavamo con un linguaggio volutamente criptico, elitario, ci capivamo solo tra noi due”.

Federico Pierotti ha letto Io e Gigi Riva, “anzi Gigirriva”, che Arbauz pubblicò sulla Voce del Serchio il 30 dicembre 2012, “Datosi che il campionato del Pisa riprende dopo Befana” (andatelo a leggere su questo giornale).

Ecco poi l’altra passione di Sandro, la ricerca storica sul movimento operaio pisano, che esercitò all’Università di Pisa tra gli anni Settanta e Ottanta con il suo professore Lorenzo Gestri, e che ha riversato sull’insegnamento: “Ognuno ha la sua storia e anch’io ho la mia… ho cercato di trasferire un po’ del mio passato da pseudo storico nel mio lavoro di insegnante”, Alessandra Peretti, direttrice de Centro didattica della storia per undici anni, legge una mail che Sandro le scrisse quando lei lo invitò a collaborare come “esperto della storia con le immagini”. 

La qualità dei lavori di Sandro e la quantità di premi ricevuti dimostrano che non si trattava di inventare un ruolo-mostro tipo Frankestein e di applicarlo alla didattica della storia che, diceva Sandro, è una materia difficilissima da insegnare perché basata sul passare l’idea ai ragazzi che le cose vecchie sono belle. Da parte sua Sandro ha scritto: “Il rapporto dei ragazzi con l'uso e la produzione di immagini può essere proposto attraverso un atteggiamento in qualche modo emotivamente coinvolgente, più accogliente e affettuoso”. Conclude Alessandra Peretti: “Come nella foto della locandina, che è preso di spalle, Sandro era attraversato da una insopprimibile spinta alla rinuncia”, sempre con “ironia, simpatia, sberleffo e sorriso”.

Poi è stato proiettato Licia e Faliero, documentario del 2005 realizzato con gli alunni della scuola Niccolini, “un lavoro di ricostruzione biografica, che in questo caso riguarda la vita di due persone, fratello e sorella, la storia dei quali si intreccia in modo drammatico con le vicende della resistenza sui monti pisani” (dalle Note sul video di Alessandro Marianelli). Insieme all’altro video, La storia di Livia Gereschi, Sandro ha ricostruito con i suoi studenti la biografia di tre personaggi importanti legati resistenza e alla seconda guerra mondiale nel territorio del comune di San Giuliano.

Andrea Famiglietti, Dirigente scolastico per ventisei anni dell’Istituto “G. B. Niccolini” ha detto senza mezzi termini come il professor Marianelli fosse “il fiore all’occhiello della scuola di San Giuliano, con i genitori che chiedevano in processione che i propri figli andassero nelle sue classi”. Maria Esposito ha ricordato le ore di buco passate in compagnia di Sandro “però dall’anno scorso non siamo più potuti stare accanto”. Poi le alunne Martina ed Emma, orgogliose di averlo avuto come professore, hanno detto che hanno fatto una colletta con la quale sono state comprate delle magliette per le gare di atletica che, oltre al nome della scuola, avranno come soprannome Arbauz!

Il collega Daniele Vaccari ha ripercorso i momenti dell’amicizia con Sandro e ha parlato della foto, che è quella della locandina, scattata nel luglio 2012 davanti alla casetta di Putzu Idu dove Sandro era il collante del gruppo dei pisani che ogni estate si ritrova lì, “su questa terrazza nacque l’idea del laboratorio di storia che abbiamo fatto insieme”.

Federico Pierotti ha letto Plonk!, il racconto di fantascienza primo classificato al concorso letterario “Pisani a Putzu Idu”, un modo per ruzzare insieme in vacanza d’estate; metto in coda a questo resoconto Plonk! (leggete il documento allegato).

Linda Bimbi, moglie di Sandro, ha ringraziato tutti per tutto, per la dimostrazione di affetto specialmente da parte della scuola e dei ragazzi. Ci ha fatto un bellissimo dono, ci ha mostrato la fiaba illustrata La vera storia di Cunegonda l’anaconda, lettrice a Cluj che Sandro realizzò più di trenta anni fa per suo figlio Lorenzo, che aveva un anno e mezzo, lui se ne appropriò e la fece a pezzettini, delle dieci tavole ne sono rimaste otto. Guardando quelle splendide immagini e leggendo le scherzose didascalie ci siamo “definitivamente trasferiti nel mondo di Sandro per cinque o sei minuti”. Finale con musica eseguita dal maestro Del Vecchio, Lorenzo e Betta: la prediletta colonna sonora del film Cancelli del cielo e Il cammello e il dromedario, canzone del 1963 del quartetto Cetra. A Sandro piacevano queste musiche.



Fonte: In allegato: Alessandro Marianelli, Plonk!
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29/1/2017 - 9:59

AUTORE:
Ovidio

Grazie a Linda Bimbi, Silvia Marini, Susanna Vierucci, Daniele Vaccari, Rita Coli, Ruth Pulgram, Andrea Vento e Paola Masoni per i loro affettuosi messaggi e suggerimenti. Naturalmente grazie a E-lettore e Cristina Marinari per i loro graditi commenti.

25/1/2017 - 17:18

AUTORE:
Cristina

Ciao Ovidio,

non ho avuto la fortuna di conoscere il Prof. Marianelli e credo di essermi persa tanto.

Ho letto il racconto alla fine del tuo pezzo e non ho mai smesso di ridere. Geniale.

23/1/2017 - 17:38

AUTORE:
E-lettore

Mi sono letto Plonk e ri-letto Io e Gigi Riva....una perdita....un vero peccato non solo per la famiglia ma per tutti noi.