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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Umberto Mosso
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Elly Schlein - P.D
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Sergio Pizzolante
Sul referendum
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Di Fabrizia Abbate
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di Roberto Damico
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di GIUSEPPE TURANI
IL GOVERNO DI NESSUNO

8/5/2018 - 11:43

IL GOVERNO DI NESSUNO


La prima "legislatura populista" sarà anche la più breve dell'intera storia repubblicana. I nuovi ministri si dovranno impegnare a non candidarsi alle elezioni e alle dimissioni immediate.


La sola cosa certa in questo momento è questa: la legislatura nella quale i populisti hanno preso più del 70 per cento dei voti sarà anche la legislatura più breve della storia repubblicana, appena qualche mese. Durerà fino a luglio o al massimo fino all’autunno. E ha prodotto solo quello che già si chiama “Il governo di nessuno”.

Un governo, cioè, fatto da signore e signori sistemati al vertice su incarico personale del presidente della Repubblica, forse addirittura per poche settimane.
Per dare certezza di neutralità, il presidente chiederà anche a questi ministri-kamikaze due impegni: la garanzia di non candidarsi alle prossime elezioni e l’impegno a dimettersi all’istante, caso mai saltasse fuori un governo “politico”, senza discussioni.
Il governo di nessuno, se saranno mantenute le dichiarazioni attuali, dovrebbe nascere avendo contro Lega e M5 stelle. Quindi non avrà alcuna fiducia. Ma, come da Costituzione, potrà rimanere in carica ugualmente fino alle successive elezioni. Quindi è possibile che sia non solo di nessuno, ma anche un po’ fantasma: mai votato da alcuno (forse dal solo Pd).
Basterebbero queste poche righe a disegnare la drammaticità della situazione nella quale siamo arrivati .
E’ del tutto evidente, anche a chi non segue la politica, che così non si può andare avanti. Anche perché le prossime elezioni, luglio o autunno o 2019, daranno grosso modo lo stesso risultato e quindi ci si ritroverà di nuovo nella situazione di oggi.
Salvini e Di Maio sembrano più interessati a acchiappare voti che a riflettere. Ma quello che è appena successo dovrebbe far scattare qualcosa nelle loro teste. Invece no. Entrambi sono convinti di prendere tanti voti da poter fare un governo (il prossimo) da soli. Quindi la campagna elettorale (breve o lunga che sia) sarà feroce, niente sarà risparmiato.
Per approdare, probabilmente, allo stesso nulla di oggi. Il paese sarà avvelenato sistematicamente e in misura massiccia per un risultato inutile e che non produrrà alcun governo.
E invece servirebbero due cose, semplici:
1- Un po’ di riforma istituzionale e della legge elettorale, in modo da avere un vincitore certo già alla sera delle elezioni.
2- Qualcuno che sistemi i conti pubblici, che non sono affatto a posto. Ogni anno vengono fatti quadrare inserendo l’aumento automatico dell’Iva, che poi non si fa mai (e viene rinviato) perché da qualche parte si trovano i miliardi necessari (una quindicina, oggi). In realtà, la cosa migliore sarebbe procedere a un taglio delle spese robusto, in modo da poter cancellare questo incubo ricorrente dell’aumento automatico dell’Iva. Ma, se il governo di nessuno, dovesse fare questo, probabilmente nel Parlamento volerebbero gli scranni e non basterebbero i commessi a riportare la pace. Dovrebbe intervenire la forza pubblica (mai successo).
Insomma, non siamo messi bene. La maggioranza della popolazione detesta la politica tradizionale (e quelli che la rappresentano). Purtroppo, in alternativa ha deciso di affidare il proprio voto a venditori di favole e di fumo.
Invece, con la congiuntura calante, la disoccupazione elevata e i conti pubblici non a posto, questo sarebbe il momento della  gente ragionevole e competente nella cabina di comando.
Allacciate le cinture.
E noi, a detta di qualcuno, eravamo quelli che avremmo dovuto insegnare all’Europa “come si fa”. Roba da nascondersi.

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