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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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San Giuliano Terme, 18 maggio
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di GIOVANNI SANTANIELLO - Intervista a Stefano Ceccanti (La Sapienza)
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Filettole- 21 Maggio ore 17,30
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Elezioni europee 2024
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Domenica 19 maggio alle 11 nei locali della Casa del Popolo di Campo
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Una risorsa per la società
Comunicato della Federazione Italiana della Caccia

11/12/2020 - 13:34



Una rISORSA PER LA società
È il ritratto che si ricava dal Bilancio sociale presentato questa mattina durante l’annuale Assemblea Nazionale dalla Federazione Italiana della Caccia in base alle proprie attività. Messa in evidenza una ricaduta sociale sui tesserati, ma soprattutto sui cittadini, con un potenziale economico di oltre 54 milioni di euro
 
Roma, 11 dicembre 2020 - Unica fra le associazioni venatorie italiane e per la prima volta nella sua storia – lunga 120 anni – Federazione Italiana della Caccia ha deciso di intraprendere un percorso per raccogliere, valorizzare e rendicontare le diverse informazioni di risultato ed impatto da un punto di vista sociale e ambientale, derivanti dalle proprie attività e da quelle dei propri associati.
È il processo che sta alla base del cosiddetto Bilancio sociale, il documento sempre più diffuso negli ultimi anni, con il quale imprese, un ente pubblico o un'associazione, comunica periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili.
Affidandosi a una società di consulenza indipendente che opera da anni nel settore, nasce così questo strumento per dare una misura concreta, misurabile e confrontabile nel tempo di cosa Federcaccia fa nel suo settore di competenza e in altri campi del sociale. Dalle impressioni ai numeri, il Bilancio sociale di Federcaccia è la risposta a due esigenze: una, interna, di capire compiutamente cosa e quanto viene fatto dalla Federazione con la sua capillare diffusione sul territorio nazionale. L’altra, esterna, di mettere questi dati nero su bianco in modo da portare il confronto sul ruolo sociale di Federcaccia e più in generale della Caccia su un terreno dove ideologia, impressioni e sentimenti non possono prevalere sui fatti.
I risultati di questo “esperimento” – che possiamo ritenere riuscito – sono in questo primo anno forzatamente parziali, eppure già così permettono di delineare un quadro più che soddisfacente dell’opera della Federcaccia facendo riferimento ai dati di 61 Sezioni fra regionali e provinciali, che rappresentano il 63% del totale dei tesserati del 2019.
La rielaborazione delle informazioni ottenute ha permesso la costruzione di 85 indicatori sociali, concentrando l’analisi nei confronti di quegli indicatori che intendono rappresentare il Valore Economicamente generato dalle iniziative socialmente utili condotte dalla Federazione.
Iniziative di volontariato e iniziative ambientali come la ripulitura di fiumi, torrenti e aree umide, interventi di recupero ambientale e programmi finalizzati alla tutela e cura della biodiversità – solo per fare alcuni esempi di attività che hanno visto coinvolte le sezioni e i tesserati Federcaccia nel corso del 2019 – hanno generato un Valore Economico complessivo pari a 2.823.188 Euro.
Il Valore Economico generato dal campione analizzato (63% in termini di tesserati) è stato riproporzionato in modo tale da ricomprendere l’intera Organizzazione Federale (100%), ottenendo in questo modo il Valore Potenzialmente generabile dalla Federazione, pari a 4.481.251 €.
Siamo di fronte già a un risultato di tutto rispetto. Ma cosa accadrebbe se tutti i tesserati dedicassero – o se ne fossimo a conoscenza, perché molti fanno senza che il loro impegno sia conosciuto in modo organico - un determinato numero di ore annuali ad attività socialmente utili e ambientali? Sulla base dei risultati emersi dal campione è possibile quantificare il Valore Potenzialmente generabile dalla Federazione, una cifra che arriva a 54.255.251 Euro.
Compiendo un ulteriore passo e andando ad evidenziare fra le poste del Bilancio Civilistico 2019 della Federazione quelle voci che producono un effetto diretto nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente coinvolti, si ricava un ulteriore dato: è il Valore Aggiunto generato e distribuito nei confronti dei soggetti di riferimento per la Federazione, cioè tesserati, Istituzioni, comunità locali, generazioni future, media… Siamo di fronte a un’altra cifra assai significativa, pari a 13.824.975 Euro.
Cosa ci dice tutto questo?
Prima di tutto che la Federazione ha un ruolo rilevante nella produzione di valore socialmente utile all’interno della comunità in cui opera, quindi che i cacciatori sono una utile risorsa per tutta la società. Una realtà ben diversa da quel peso marginale, residuo e anzi negativo di cui si vuole investire la caccia e i suoi praticanti.
Il lavoro condotto ha permesso di prendere coscienza in modo consapevole e misurabile del contributo socialmente utile generato e generabile dalla Federazione. Un risultato gratificante, senza dubbio, ma che non ci si può limitare a lasciare fine a se stesso.
Quanto messo in luce rappresenta un’opportunità importante da utilizzare per:
·        Sensibilizzare la nostra struttura Federale per ciò che attiene la cultura della raccolta e della valorizzazione dei dati, relativi alla sfera del sociale e dell’ambiente;
·        Strutturare una metodologia di rendicontazione sociale sempre più efficace e coerente nel tempo;
·        Coinvolgere un numero sempre più elevato di soggetti coinvolti nei progetti e nelle attività di Federcaccia al fine di contribuire al raggiungimento dei nostri obbiettivi sociali, primo fra tutti la riqualificazione della caccia e della figura del cacciatore agli occhi della società;
·        Sensibilizzare l’organizzazione Federale all’importanza di raggiungere un sempre più elevato valore economico generabile attraverso una più fitta partecipazione da parte di tutti i tesserati alle iniziative sociale e ambientali;
·        Promuovere il concetto di attività venatoria quale elemento fondamentale per la generazione di valore socialmente utile nei confronti delle comunità di riferimento.
Obbiettivi sicuramente ambiziosi, ma che devono essere propri di una Associazione che si pone la responsabilità e l’impegno di promuovere e tutelare la caccia in una società profondamente cambiata in pochi decenni, sviluppando sensibilità indotte nuove, non più in sintonia con quel concetto armonico di ruralità e gestione dell’ambiente come bene primario da tutelare ma pur sempre fonte di risorse da utilizzare con consapevolezza e rispetto. Un altro utile strumento per sostenere le ragioni del mondo venatorio che, come altri attuati in passato, Federcaccia ha realizzato e mette a disposizione di tutti i cacciatori.

I principali risultati economici della rendicontazione sociale e ambientale 2019 conseguiti dalla Federazione
 
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia



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11/12/2020 - 16:46

AUTORE:
FIdC

A BRESCIA L’ONORIFICENZA “IL CACCIATORE DELL’ANNO”

Alla sezione provinciale di Brescia in rappresentanza di tutti i suoi tesserati per l’impegno nella lotta al COVID-19 è stata assegnata l’onorificenza di “Cacciatore dell’anno”. Altri riconoscimenti, per la loro attività istituzionale, attribuiti a presidenti regionali, provinciali e comunali

Roma, 11 dicembre 2020 – Tradizionalmente l’Assemblea di fine anno della Federazione Italiana della Caccia ha sempre rappresentato oltre a un importante appuntamento di lavoro nella vita della Associazione anche un momento di festa, di socialità e di riconoscimento dell’impegno portato avanti quotidianamente dagli organi dirigenti territoriali, presidenti regionali e provinciali in primis. Uno spirito che nemmeno la necessità di svolgere l’incontro in modalità “da remoto” per ottemperare agli obblighi imposti dalle norme e dal buonsenso per arginare il diffondersi dell’epidemia ha fatto venire meno. E proprio alla purtroppo triste e non ancora conclusa vicenda del Covid-19 che ha guardato la Federazione per assegnare l’onorificenza de “Il cacciatore dell’anno”, istituita nel 2019 per conferire un riconoscimento a quei soci che si sono distinti per particolari meriti conseguiti in atti o per il proprio impegno in materia faunistico-venatoria, ambientale, etica o sociale che abbiano portato onore nella società alla Federazione e alla figura del cacciatore.
A rappresentare tutti gli iscritti alla Federcaccia, che si sono prodigati in vari modi nel corso di questo difficile anno proprio in favore del sociale, la Federazione Italiana della Caccia ha così conferito l’onorificenza “Il Cacciatore dell’anno” 2020 alla Sezione provinciale FIdC di Brescia, per essersi particolarmente distinta fra le numerose sezioni della grande famiglia Federcaccia che hanno dato tangibile segno di generosità per fare fronte all’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid 19.
Nel momento più difficile della crisi, in rappresentanza di tutti i suoi tesserati, si è immediatamente prodigata portando un sostegno immediato e concreto alla struttura sanitaria ASST Spedali Civili di Brescia. Attivandosi in sinergia con i responsabili della struttura ospedaliera ha in tempi rapidissimi provveduto all’acquisto e installazione di 8 nuovi ventilatori polmonari, per un valore di circa 82.000,00 Euro. La Sezione provinciale di Brescia, con il suo intervento, ha dato una immeditata e significativa risposta all’emergenza, mettendo mano alle sue armi migliori: la generosità e la solidarietà. Ha ritirato idealmente il premio, il Presidente Provinciale di Brescia, Marco Bruni.
Nel corso dell’Assemblea, sono stati poi premiati alcuni dirigenti per i risultati riportati nei compiti istituzionali della Federazione. Hanno così ricevuto l’onorificenza di “Presidente dell’anno” Giovanni Ciccarese e Davide Bacciu, rispettivamente Presidente regionale Puglia e Sardegna; i Presidenti provinciali di Taranto Cosimo Colucci e BAT (Barletta-Andria-Trani) Rossano Daleno; i comunali Franco Borrini, della sezione “Lino Dalforno” di La Spezia e Franco Scarcia della sezione di Martina Franca (Taranto).
Una menzione speciale va a FIdC Calabria che dal 2014 al 2019, unica in Italia, ha incrementato di 1.000 soci in una regione in cui i cacciatori, in 5 anni, sono invece diminuiti di 2.000 unità.
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia