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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Pensiero Prismatico
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Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Umberto Mosso (a cura di BB, red VdS)
IL PESO POLITICO DEI VOTI.

14/6/2022 - 12:29

IL PESO POLITICO DEI VOTI.

 

 I voti si contano, ma subito dopo si pesano anche. Nel senso che la politica, quella buona, non è una scienza esatta, ma un’arte e può succedere che con due colori dipingi un’opera d’arte migliore di uno che ne ha usati venti o trenta. Vedremo i conti definitivi quando avremo il quadro completo di tutti i comuni e gli esiti dei ballottaggi.

Ma già oggi possiamo “pesare” gli effetti del crollo della Lega e quello, verticale, del M5S. E assieme a questo dato pesare la consistenza di alcune strategie politiche. Come quella del Campo largo, che sarebbe la traduzione elettorale dell’alleanza strategica del PD col M5S.

Una strategia che dovrebbe servire ad offrire agli elettori progressisti una alternativa, impropriamente definita di centro - sinistra, al centro – destra.

Nei comuni sopra ai 15mila abitanti, quelli di una certa rilevanza politica in questa tornata, solo in 26 su oltre 142 hanno presentato e sottoposto al voto questa alleanza. In tutti gli altri PD e M5S hanno corso in proprio e contrapposti. Negli altri 833 sotto i 15mila l’accordo col PD sarebbe stato raggiunto sono in una quarantina. Questioni locali, o localistiche, assenza organizzata di uno dei due partiti, soprattutto dei grillini, fatto sta che è difficile dire che il Campo largo, sul quale si era speso più Letta che Conte, abbia avuto un battesimo felice.

L’apporto del M5S al Campo largo, non chiamatelo centro - sinistra perché i grillini se ne adontano, si è molto ridotto rispetto alle aspettative di chi, nel PD, fa totale affidamento su di loro. In 15 comuni capoluoghi di Provincia il M5S raccoglie una percentuale di poco superiore al 2%.Dunque non reggono i numeri e questo fa calare il peso del Campo largo determinando una incognita che, ad un anno dal voto politico, rischia di pesare negativamente sullo schema di gioco al quale il PD si è, fino ad ora, costretto a stare.

Una incognita che si ingigantirà nelle prossime settimane quando arriveranno al pettine alcuni nodi politici fondamentali per una alleanza che deve chiedere il voto per governare l’Italia. Una incognita che, se il PD non risolverà, sarà ben chiara agli elettori democratici e riformisti. La destra incombe e il clima non è quello del voto per arginarla. Servono idee nuove e scelte coraggiose per batterla. Il M5S è sempre più una maionese impazzita. Senza una linea politica certa e mal diretto da un incapace rancoroso. Problemi sulla politica estera, più vicina a quella opportunistica della Lega. Problemi sulla politica economica, sulla quale ragionano a vanvera non avendo gli strumenti di base per capire cosa stia succedendo in Europa e nel mondo. Insofferenza nei confronti di Draghi, che il PD dice di sostenere nel modo più coerente e forte, ma che Conte sostiene a chiacchiere, facendo concorrenza a Salvini. I due sconfitti.

La domanda che dovrebbe porsi il PD è: quale M5S arriverà al 2023, se ci arriverà?

Forse non è saggio puntare tutto sulle stelle cadenti. Forse il PD dovrebbe guardare altrove finché è in tempo.

L’area riformista e liberaldemocratica deve costituirsi superando il personalismo di Calenda e la sua fantasia di autosufficienza puerile e inconcludente. I giornaloni lo “pompano”, ma dove si è presentato col suo simbolo raccoglie in media il 5,2%. Forse sufficiente per accordarsi col PD e il M5S, ma non per rappresentare una alternativa al centro - destra. Ci vuole di più.

Italia Viva elegge sindaci e consiglieri comunali dove non ne aveva mai avuti.

Significativo il successo del candidato Sindaco, civico sostenuto da Italia Viva, che a Guidonia, il più grande comune del Lazio dopo Roma (90mila abitanti, più di Pistoia, Catanzaro, L’Aquila, Asti, Frosinone, Viterbo e Rieti, dove si è votato), va in vantaggio al ballottaggio contro il centro – destra. Lì il Campo largo PD – M5S è solo terzo. 

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14/6/2022 - 19:14

AUTORE:
Francesco T.

Si vogliono pesare i voti del Pd e del Mov5Stelle, per vedere che futuro possono avere. Intanto c'è da dire che queste erano elezioni amministrative, dove il Mov5Stelle non ha mai brillato, anzi. Comunque il risultato è molto negativo, come riconosciuto dallo stesso Giuseppe Conte.
Però, caro Mosso, se vuol pesare i voti, deve pesare quelli di tutti, a partire da IV, senza usare la caramellina di Guidonia, comune, come in altri dopo vedremo, dove il partito di Renzi neanche ha presentato simbolo e lista.
Dicevamo degli altri comuni, nei 26 capoluoghi di provincia dove si è votato IV ha presentato lista e simbolo solo in due casi : Barletta, insieme a liste civiche centriste o giù di lì e Monza con Pd e altri.
Capisce bene che se vogliamo pesare serve una bilancia di precisione.
Si dirà, " ma noi abbiamo detto che sostenevamo il candidato sindaco caio ", si va bene, a parole. In politica serve la faccia, altrimenti diventa gioco facile smarcarsi in caso di difficoltà. Su questa falsariga immagino che vi intesterete la vittoria di Bucci, sindaco di Genova sostenuto da tutto il Centrodestra unito. Gli altri, quelli di cui sparlate hanno raggiunto un buon 38%, poco per vincere ma buono per il futuro e dove il Pd è il primo partito in termini di voti.
Chiudo ricordandole il risultato di Verona, dove il candidato sindaco Tommasi, ex calciatore, va al ballottaggio con il 39%, ( detto tra noi è difficile che ce la faccia
dato che il centrodestra si è presentato diviso ma sommando i risultati supera ampiamente il 50% ) sostenuto da tutto il centrosinistra più Azione e +Europa. Chi manca ? Quelli che vogliono pesare i voti degl'altri senza pesare i loro.
Mi permetta, se vuoi rappresentare i cittadini ti devi presentare non fare proclami.
Buona serata.

14/6/2022 - 12:36

AUTORE:
Amico di Enzo Rametti

...del campo largo sostenuto dal duo Boccia/Bettini del pidì con la 5* ed i vecchi comunistichi...
Più che campo/largo mi sembra un camposanto.
Marenzi lo disse già un annetto fa: ci saranno ancora nel 2023 i grillini?